Cronaca

Intimidazioni e presunte estorsioni al Calcio Foggia e a Canonico, via agli interrogatori di garanzia degli arrestati: in 3 decidono di parlare con i magistrati

Le indagini sulle intimidazioni di presunta matrice estorsiva e sulle pressioni sul Calcio Foggia e sul suo proprietario, Nicola Canonico, proseguono. L’inchiesta portata avanti dai poliziotti della Digos di Foggia, sfociata in 4 arresti ordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, va avanti, come fatto intendere dallo stesso Procuratore della Repubblica di Bari, Roberto Rossi, nel vertice tenutosi in Prefettura a Foggia. Intanto è l’ora degli interrogatori di garanzia, tenuti nelle carceri di Melfi e Foggia, dove sono rinchiusi il principale indagato, Marco Lombardi, il cognato Massimiliano Russo e gli altri due arrestati, Fabio Delli Carri e Danilo Mustaccioli. Lombardi e Delli Carri sono stati sentiti per rogatoria, Mustaccioli e Russo invece sono stati interrogati dai pubblici ministeri che coordinano l’inchiesta, Enrico Infante della Procura di Foggia e Bruna Manganelli della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Si è avvalso della facoltà di non rispondere Massimiliano Russo, ha inteso invece rendere dichiarazioni spontanee Danilo Mustaccioli, che ha negato tutte le contestazioni, respingendo le accuse relative alla sua partecipazione ad una serie di intimidazioni nei confronti di Canonico affinchè lasciasse il Foggia. Il legale di Mustaccioli ha chiesto la revoca della misura cautelare, respinta però dalla Procura. L’indagine, oltre a 4 arresti, ha portato all’emissione di 52 Daspo fuori contesto e all’amministrazione giudiziaria per un anno per la società rossonera, con la nomina del professore barese Vincenzo Vito Chionna in affiancamento dell’attuale governance del club.

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