Cronaca

“Io aggredita in strada senza un perché, dico state attenti”. L’appello di una donna

E’ arrivato alle spalle in pieno giorno ed in una zona centrale della città e senza un perché ha cominciato a sferrarle calci. E’ l’assurda storia di una giovane donna andriese che ha voluto denunciare tutto pubblicamente, pur mantenendo l’anonimato, a noi ed alle forze dell’ordine. Obiettivo mettere in guardia ma, soprattutto, aiutare la Polizia a fermare questo uomo. Un episodio che in realtà non è purtroppo l’unico. E’ però l’ultimo in ordine di tempo. Siamo nella centralissima Corso Cavour, ore 13,45, come ci racconta la donna che rientrava a casa. Nei pressi dell’incrocio il primo calcio e poi subito gli altri, senza un motivo, senza perché: «All’inizio ho pensato ad uno scherzo – ci dice – poi non ho capito più nulla e sono rimasta per qualche istante pietrificata. Subito dopo ho avuto la prontezza di correre anche se davanti a me c’era l’incrocio con viale Venezia Giulia che ho attraversato con il rosso del semaforo e con una vettura che ha inchiodato per non investirmi».

Il racconto è rotto dalle lacrime nel rivivere una vicenda assurda e dai contorni alquanto inquietanti. La donna ha trovato rifugio nella scuola vicina ma tante persone hanno assistito alla scena ed è immediatamente stata informata la Polizia che ha subito inviato sul posto una pattuglia per offrire innanzitutto aiuto: «All’interno della scuola dove mi stavano dando una mano – ci ha raccontato la donna – è arrivato anche un ragazzo più giovane sanguinante. Anche lui aveva avuto l’incontro con questo uomo che gli ha sferrato un pugno». Fin qui l’episodio la cui trama prosegue con la descrizione: «Quando mi sono girata ho visto che aveva una giacca scura ed una felpa tipo militare con il cappuccio. Io però davvero non riesco a darmi una spiegazione di quanto accaduto e soprattutto dico a tutti di stare molto attenti». Le indagini su questo tipo di aggressione procedono da parte della Questura di Barletta Andria Trani che ha già stretto il cerchio attorno all’uomo anche grazie alle tante telecamere di videosorveglianza presenti nella zona sia di attività private che dell’ente comunale oltre alle testimonianze dei malcapitati. L’uomo è stato fermato dalle volanti della Polizia di Stato poco dopo ed è attualmente ricoverato presso il reparto di psichiatria del “Dimiccoli” di Barletta in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari della vicenda.

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