Cronaca

MANFREDONIA | Focolaio di Covid tra ragazzi dopo una vacanza: 34 casi in Italia, 2 in Puglia

Sono almeno 34 gli studenti che hanno contratto il coronavirus durante la vacanza in Puglia organizzata da Scuolazoo a Ippocampo. Si tratta di ragazze e ragazzi dai 16 ai 19 anni provenienti da diverse regioni italiane. Alcuni di loro hanno accusato i sintomi del covid al rientro a casa e poi sono risultati positivi al tampone. Altri 40 studenti venuti a contatto con i contagiati sono in isolamento domiciliare. E’ il triste bilancio di una vacanza estiva organizzata con giovani che in larga parte non hanno ancora ricevuto il vaccino. Sui social i video che raccontano l’assenza quasi totale di mascherine e distanziamento durante le feste concluse all’alba. I casi sono localizzati tra Puglia, Lombardia, Lazio e Campania. L’allerta è scattata a fine giugno. Un vero e proprio focolaio quello di Ippocampo finito sotto la lente di ingrandimento del Ministero della Salute.

La Regione Puglia, tramite l’Asl di Foggia, è immediatamente intervenuta sulla struttura di Ippocampo che ha ospitato la vacanza. Sottoposte a tampone circa 50 persone, tra dipendenti e collaboratori. Solo una di loro è risultata positiva. Tamponi anche per tutti gli studenti pugliesi che hanno partecipato, circa una ventina, e al momento è risultata contagiata una ragazza che presenta sintomi lievi, negativi i genitori. Cluster dunque ridimensionato per quanto riguarda la Puglia, e «situazione sotto controllo» come comunicato dalla Regione stessa. Il Servizio di Igiene ha disposto l’isolamento per tutti i contatti diretti della giovane foggiana. Tracciamento anche per i ragazzi che hanno partecipato alla vacanza nei giorni successivi, sino questa settimana. Al momento i risultati sono tutti negativi.

In una nota l’Assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco ha ribadito la necessità di utilizzare mascherine e distanziamento come «uniche armi per contrastare la circolazione del virus che c’è anche se bassa». E poi ha aggiunto: «Prima di partecipare a questi eventi bisogna sottoporsi alla vaccinazione. Tornare a vivere insieme non significa esporre sé stessi e gli altri a rischi inutili».

Vedi anche

Back to top button