La mappa dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia non lo segna ancora ma è certo il nuovo caso di xylella registrato nella BAT a Bisceglie in un punto che però sposta la cartina decisamente più vicino alla città e ad un territorio di grande pregio per l’olivicoltura. Siamo nei pressi dello svincolo della Strada Statale 16 esattamente sulla Strada Provinciale 33 e cioè quella che collega Bisceglie ed Andria oltre i 2,5 chilometri di raggio dall’ultimo ritrovamento. Nuovamente una strada di collegamento dopo i sei ulivi infetti nella stazione di servizio sulla A14. La xylella, insomma, si muove tramite vettori naturali ma anche tramite l’uomo ed i mezzi di trasporto evidentemente come sottolineato più volte nel corso delle riunioni sull’argomento svolte in queste settimane sul territorio.
La xylella prende un passaggio e si posiziona soprattutto su quelle piante al confine con le strade e che magari non sempre hanno tutte le cure ed attenzioni necessarie come accaduto proprio sulla A14 o all’interno dell’aeroporto di Bari. In questo caso il nuovo ritrovamento però è all’interno di un terreno privato e con un gruppo di alberi di ulivo. Quei rami però secchi hanno fatto immediatamente scattare l’allerta e la segnalazione ai tecnici dell’osservatorio che ne hanno certificato la positività al batterio. Ora l’avvio di tutte le procedure per l’eradicazione dell’albero infetto ed il monitoraggio intenso in un raggio di 2,5 chilometri così come il taglio degli ulivi in un raggio di 50 metri.
La xylella è però ora alle porte delle campagne di Andria. Una delle città più olivetate d’Italia. Una situazione che non lascia certo dormire sereni i tantissimi produttori piccoli e grandi del territorio e che ora chiedono ancor di più una presenza massiva di verifiche e prelievi per provare a limitare al massimo l’eventuale impatto sul territorio del batterio. Pratiche corrette fitosanitarie, pulizia dei terreni e interventi rapidi paiono, al momento, le uniche soluzioni ad una situazione che fa tremare i polsi.



