Il direttore dell’Ager (l’Agenzia regionale dei rifiuti) Gianfranco Grandaliano è stato posto sotto la lente di ingrandimento dell’Ufficio Anticorruzione della Regione Puglia. Aperto un fascicolo per valutarne la posizione poiché indagato per corruzione a causa di un presunto favore fatto all’imprenditore del settore rifiuti Rocco Lombardi. L’ufficio regionale dovrà chiarire se il manager ha violato le norme che regolamentano il suo operato nell’ente. Al termine dell’indagine potrà finire con un nulla di fatto o con provvedimenti che possono andare dalla sospensione al licenziamento. Di atto dovuto ha già parlato Grandaliano che dice di esser sereno e di aver trasmesso direttamente lui gli atti del fascicolo che lo riguarda. A giugno scorso, infatti, ci fu l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ed ora si è in attesa della decisione della Procura in merito alla richiesta del pm di rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta in cui sono coinvolti anche l’imprenditore 51enne Rocco Lombardi ed uno dei suoi più stretti collaboratori il 39enne Pietro Piemontese. Tra le altre cose per gli ultimi due c’è stato anche, negli scorsi giorni, un provvedimento di sequestro di beni da oltre 20 milioni di euro nell’ambito di un’altra inchiesta che vede coinvolti alcuni funzionari dei comuni di Conversano, Triggiano e Cellamare. Al centro dell’inchiesta gli appalti della gestione dei rifiuti e della pulizia delle strade nonostante la ditta Lombardi Ecologia, non avesse tutte le carte in regola per partecipare. Secondo le intercettazioni della Guardia di Finanza, avvenute nel 2017, Lombardi avrebbe organizzato e pagato la festa dei cinquant’anni di Grandaliano poiché qualche giorno prima il manager dell’Ager avrebbe fatto sapere in anticipo alla ditta lo stanziamento a sportello dello stanziamento di un milione di euro per la pulizia di strade extraurbane. Una vicenda stralciata dal fascicolo principale e finita al centro di una nuova inchiesta i cui sviluppi si sapranno nei prossimi mesi.
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