Cronaca

L’ultimo saluto ad Alessio e lo sviluppo delle indagini sull’incidente sulla SP1: lacrime, commozione e riflessione ad Andria

Le urla, i palloncini bianchi ed azzurri e gli applausi. Quasi a voler esorcizzare l’ultimo viaggio di Alessio Beneloucif il 29enne andriese scomparso nell’incidente di domenica mattina sulla strada provinciale 1. Un dolore grande con il giovane padre che lascia due bambini piccoli e sua moglie. In città era conosciuto per diversi lavori svolti con le agenzie funebri ma anche perché metteva a disposizione la sua auto per riaccompagnare a casa ragazzi di sua conoscenza che preferivano non mettersi alla guida dopo una serata in un locale da ballo. Proprio come in quella mattina di domenica. Tra poco più di due mesi avrebbe compiuto 30 anni. Tanti i messaggi di vicinanza alla famiglia colpita da una tragedia improvvisa. E la testimonianza la si è avuta con gli striscioni comparsi negli scorsi giorni in via Annunziata grazie ai suoi amici e nella giornata di oggi alla celebrazione delle sue esequie presso la Basilica di Santa Maria dei Miracoli. Due giorni fa l’autopsia sul suo corpo ha confermato che la morte è avvenuta a causa dei trami per il tremendo impatto con un’altra vettura. Gli esami tossicologici avrebbero dato esito negativo.

Un esito opposto, invece, quello che ci sarebbe stato dai test effettuati sugli altri due autisti, un 21enne ed un 22enne entrambi andriesi, che avrebbero assunto sostanze stupefacenti e che restano i due indagati dalla Procura di Trani per omicidio stradale, lesioni plurime e guida in stato di alterazione psico-fisica. La Polizia Stradale è al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro con l’aiuto anche delle immagini di videosorveglianza delle aziende presenti su quella strada e soprattutto delle testimonianze dei sopravvissuti e coinvolti nell’incidente. Altro elemento cardine su cui stanno concentrando le indagini gli inquirenti è la presenza di quella pistola scacciacani nella disponibilità di uno dei feriti. Tra le ipotesi, infatti, spunta anche quella che oltre all’alta velocità ci potesse esser in atto un inseguimento dopo una lite scoppiata in un locale tra due gruppi di ragazzi. Resta particolarmente accreditata anche la pista del sorpasso azzardato. Comunque i dubbi potrebbero esser sciolti nelle prossime giornate. Difatto oggi la città di Andria piange un giovane padre e marito volato via troppo presto dall’affetto dei suoi familiari per l’ennesima tragedia sulle strade della Puglia.

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