Cronaca

MARGHERITA | Agguato tra la gente in pieno centro: giovane pregiudicato ucciso a colpi di arma da fuoco

Dopo essere stato gravemente ferito ha tentato di fuggire a piedi. Percorsi pochi metri si è accasciato al suolo, sotto gli occhi di molti passanti. Poi l’inutile corsa in ospedale, dove è morto poco dopo il suo arrivo.

Pomeriggio di sangue, ieri, a Margherita di Savoia, dove un pregiudicato di 26 anni, Antonio Palmitessa, originario di Trinitapoli, è rimasto vittima di un agguato avvenuto, intorno alle 18.30, in piazza Libertà.

Il ragazzo è stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco, di cui uno mortale all’addome. Un’azione criminale avvenuta in pieno giorno, in una zona centralissima della città salinara, a due passi dalle terme.

Soccorso dagli operatori del 118, il ferito è stato trasferito d’urgenza in ambulanza presso il “Bonomo” di Andria ma il personale medico non è riuscito a salvargli la vita: le sue condizioni erano apparse subito disperate.

Sull’accaduto sono in corso le indagini dei Carabinieri del gruppo di Trani e della Compagnia di Barletta, giunti sul posto assieme ai colleghi della Stazione di Margherita. L’attività investigativa è coordinata dalla DDA di Foggia.

I militari hanno già acquisito i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza della zona, che potrebbero aver ripreso l’agguato, molto simile ad un regolamento di conti tra esponenti della criminalità.

La vittima, con precedenti per armi e lesioni, era stata arrestata il 16 febbraio scorso, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Trani, per aver sparato ad un 21enne, il 20 dicembre 2019, a Barletta. La vendetta per un’aggressione subita un mese prima a Margherita di Savoia.

In base a quanto emerso nel corso delle indagini, Palmitessa si mise a capo di una vera e propria spedizione punitiva: assieme ad alcuni amici, raggiunse il giovane in un locale, costringendolo a seguirlo fuori dove, alla presenza di decine di persone, gli avrebbe puntato prima la pistola alla testa per poi ferirlo gravemente ad una gamba. 

La vittima era anche ritenuta vicina al clan malavitoso Carbone-Gallone di Trinitapoli: Palmitessa era infatti il nipote di Giuseppe Lafranceschina, cugino del boss Giuseppe Gallone, ucciso a colpi di pistola nel giugno 2020.

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