Cronaca

Maxi sequestro di beni, è il cerignolano Saracino il destinatario: ritenuto socialmente pericoloso per una serie di reati e presunti rapporti con esponenti di rilievo della banda della Magliana

E’ il cerignolano Gaetano Saracino il destinatario del maxi sequestro di un patrimonio da due milioni e mezzo di euro eseguito da Polizia e Guardia di Finanza su disposizione del Tribunale di Bari. Quarantacinque anni, soggetto noto alle forze dell’ordine con una lunga serie di reati alle spalle, Saracino, attualmente detenuto agli arresti domiciliari, è stato già condannato per rapine a istituti di credito, furgoni portavalori e per l’uso di armi da guerra. Per le accuse avrebbe reinvestito gli illeciti guadagni in attività commerciali di surgelati oltre che in un’impresa agricola. Le cronache raccontano di un soggetto attivo nel mondo criminale sin dagli anni ‘90, con azioni caratterizzate da violenza e tecniche paramilitari, oltre ad essere coinvolto anche in un procedimento relativo al traffico internazionale di droga. Fu arrestato meno di un anno fa nell’ambito di un’indagine della DDA di Roma, ritenuto presunto finanziatore con centinaia di migliaia di euro di acquisto di cocaina dalla Colombia e di hashish dalla Spagna in collaborazione con Marcello Colafigli, storico esponente della banda della Magliana. E’ ritenuto dagli inquirenti socialmente pericoloso proprio in virtù del suo excursus. Nel frattempo il suo legale ha annunciato il ricorso contro il provvedimento di sequestro operato qualche giorno fa.

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