I messaggi inviati su Instagram al presidente della Regione Michele Emiliano, contenenti minacce di morte, sarebbero riconducibili ad un 34enne romano. Sono gli ultimi sviluppi sull’inchiesta aperta dalla Procura di Bari dopo la denuncia presentata in Questura dal governatore pugliese alcuni giorni fa. Sul caso, scaturito dalla decisione di Emiliano di interrompere i rapporti istituzionali con il Governo di Israele, indagano la Digos e la polizia postale. I messaggi sono stati inviati da un account riconducibile ad un 34enne di Roma che, sia il 30 maggio che il 3 giugno, avrebbe inviato dei messaggi minatori nei confronti del presidente della Puglia. Emiliano, dopo aver ignorato il primo messaggio, ha deciso di denunciare una volta ricevuto un secondo, in cui il mittente – dopo aver chiesto al governatore di rispondergli – lo definiva nuovamente “antisemita”. L’utente che ha inviato i messaggi si definisce sui social “Exhibition designer” e “creative director” di una pagina su cinema e serie tv.
