Cronaca

Minacce e intimidazioni al Foggia Calcio, potrebbe non essere finita qui. Il Procuratore Rossi: “Dossier sempre aperto…”. Nel mirino della criminalità anche qualche calciatore, invitato a non giocare

Nuovi scenari potrebbero ancora materializzarsi, con un’indagine che resterebbe ancora aperta. Ad ammetterlo è il procuratore della Repubblica di Bari, Roberto Rossi, a Foggia stamane per un vertice convocato in Prefettura all’indomani dei provvedimenti relativi alla vicenda del Calcio Foggia, finito nel mirino della criminalità, come emerso dall’indagine condotta dai poliziotti della Digos di Foggia, sfociata in 4 arresti ordinati dalla DDA a carico di soggetti ritenuti responsabili di una serie di intimidazioni, con l’utilizzo di armi e di materiale esplosivo. Il loro intento sarebbe stato quello di costringere Canonico ad abbandonare il club.

Particolari inquietanti emergono dall’ordinanza: nel mirino sarebbe finito anche l’ex capitano del Foggia, Alessio Curcio, che avrebbe subito pressioni affinchè non giocasse la partita col Catania a marzo del 2022 per aumentare le probabilità di una sconfitta. Il giocatore si rifiutò e contro di lui comparvero scritte negli uffici dello stadio Zaccheria. L’odio per Canonico del principale indagato, Marco Lombardi, per chi indaga aveva origine da una richiesta di assunzione come magazziniere rifiutata dal proprietario del club. Sempre Lombardi avrebbe provveduto a stipulare contratti di sponsorizzazione, presentandosi in alcune attività come collaboratore del club, ricevendo in qualche caso anche danaro contante e telefoni cellulari in cambio di sponsorizzazioni mai autorizzate dalla società rossonera. Nell’inchiesta emerge anche il timore di qualche dirigente. Come l’ex direttore generale Milillo: “Noi da qua ce ne dobbiamo scappare”, si legge in un passo dell’allarmante quadro emerso nell’ordinanza con cui la Gip, Antonella Cafagna, ha disposto i 4 arresti per le tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso, che hanno provocato anche l’amministrazione giudiziaria per il club.

INTERVISTA:

Roberto Rossi – Procuratore della Repubblica di Bari

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