Cronaca

Morte del killer del carabiniere, gli agenti indagati sono anche vittime di tentato omicidio e lesioni gravi

Ammanettato e bloccato a terra, ormai inerme dopo la lunga fuga ed il conflitto a fuoco ingaggiato coi poliziotti. Sono gli ultimi istanti di vita di Michele Mastropietro, il 59enne pregiudicato che la mattina del 12 giugno ha sparato e ucciso il brigadiere capo Carlo Legrottaglie a Francavilla Fontana. Gli attimi dell’arresto sono stati ripresi in circa 20 secondi di video. Di lì a poco Mastropietro sarebbe morto. Il filmato è stato consegnato alla Procura di Taranto che nel frattempo sta indagando, come atto dovuto, i due poliziotti autori dell’arresto per omicidio colposo ed eccesso colposo di legittima difesa. Allo stesso tempo i due agenti (un sovrintendente ed un ispettore) sono anche vittime di tentato omicidio e lesioni gravi, ipotesi di reato che è stata notifica nelle ultime ore e che alleggerirebbe la posizione dei due poliziotti in forza al commissariato di Grottaglie. Nelle prossime ore si attende l’esito dell’autopsia sul colpo di Mastropietro per comprendere cosa nello specifico ne abbia provocato il decesso. In corso anche la conta dei colpi esplosi durante quella mattinata infernale. Almeno 40, nel complesso, quelli partiti dalla pistola del 59enne pregiudicato. Il killer del carabiniere di Ostuni è stato raggiunto dopo una lunga fuga con il complice Camillo Giannattasio. I due viaggiavano sulla Lancia Y intercettata nella zona industriale di Francavilla Fontana dalla pattuglia dei Carabinieri, con a bordo Legrottaglie. L’auto resta coinvolta in un incidente, Mastropietro scende dall’auto e spara al brigadiere ferendolo mortalmente. Poi la corsa a piedi nelle campagne tra Grottaglie e Martina Franca. Lì, grazie alla segnalazione di uomo, vengono scovati dai due poliziotti dei Falchi. Inizia un altro scontro a fuoco con gli agenti che inseguono i due malviventi chiedendo loro di fermarsi. Mastropietro viene fermato solo quando la sua Beretta 9×21 resta senza munizioni, ovvero la scena ripresa dal telefonino. Nel frattempo il complice Giannattasio si arrende. Gli agenti hanno riportato delle ferite durante gli attimi concitati dell’inseguimento. Le indagini proseguono con i rilievi nel tratto di campagna dove è avvenuto l’arresto. Con l’aiuto del metal detector si cercano tutti i bossoli presenti. Ad ora, secondo quanto si apprende, la ricostruzione dei fatti combacerebbe con la relazione di servizio redatta dai due agenti.

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