Nessun provvedimento è stato ancora assunto dalla Procura della Repubblica di Potenza dopo i fatti di Lavello che hanno visto due musicisti, un andriese e un coratino, brutalmente aggrediti nella notte tra sabato e domenica. Motivi futili sarebbero all’origine della animalesca violenza perpetrata nei confronti di Fabrizio Pellegrino, avvocato andriese con la passione per la musica, e Francesco Tarantini che con Sergio Marolla, entrambi coratini, formano la band London Dry che sabato sera si è esibita all’Iguana Cafè, un locale non lontano da stadio e palazzetto di Lavello. Prima il diverbio con il batterista dove sarebbero volati i primi pugni inarrestabili nonostante l’intervento di diverse persone tra cui i proprietari del locale, poi la follia con un uomo che ha preso la sua auto per schiantarla contro quella dei musicisti che si erano riparati in macchina. E poi ancora sediate per distruggere i vetri dell’auto e infine, sulla soglia del locale dove il bassista Pellegrino ha avuto la peggio. Non riuscendo a ripararsi nel locale è stato raggiunto da sediate, pugni e calci: scene riprese dagli smartphone e da alcune telecamere di sorveglianza presenti in zona. Accadimenti che hanno fatto sobbalzare anche l’amministrazione comunale di Lavello che con un post sulla sua pagina Facebook ha inserito questo fatto come l’ultimo di una serie degna di una “informativa inviata alla prefettura di Potenza e alla compagnia dei Carabinieri di Venosa”. Il fascicolo della vicenda della band contenente la denuncia per tentato omicidio è arrivato da poco sulla scrivania del sostituto procuratore e della DIA presso la procura di Potenza dottor Gerardo Salvia. Almeno uno dei due autori dell’aggressione sarebbe persona già nota alle forze dell’ordine.
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