Cronaca

Pescatori ricattati per evitare danni alle barche: scoperto a Lesina il “racket delle vongole”

Avrebbero obbligato decine di pescatori ad accettare che uno di loro svolgesse le funzioni di guardia dei pescherecci e delle imbarcazioni in cambio di parte del pescato giornaliero. E’ quanto scoperto nel porto di Lesina dai Carabinieri che hanno arrestato tre persone con l’accusa di estorsione.

I fatti sono stati commessi nella località foggiana tra luglio e dicembre 2021 e l’operazione denominata “Clams” ha permesso di scoprire il racket delle vongole, il prodotto maggiormante richiesto dagli estorsori.

I pescatori, intimoriti dalla minaccia di danni alle imbarcazioni, avrebbero consegnato quotidianamente sacchi pieni di vongole o pescato del giorno, per un valore di circa 800 euro a settimana, a prescindere da come fosse andata la battuta di pesca. Stando alle indagini dei militari, un pescatore che non si era adeguato al sistema estorsivo aveva subito la perdita della propria imbarcazione, ritrovata in fondo al mare, con danni per oltre 70 mila euro.

I tre estorsori facevano visita giornalmente ai pescatori con una loro imbarcazione e in mare aperto ricevevano parte del pescato, poi rivenduto sul mercato. Due di loro, su disposizione del gip del Tribunale di Foggia sono finiti agli arresti domiciliari, mentre per il terzo complice è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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