Sono stati arrestati e condotti in carcere i tre ventenni di Cerignola che la sera del 28 ottobre 2022 avrebbero consumato uno stupro di gruppo su una ragazzina di 13 anni dopo averla stordita con alcol e droga, in un box alla periferia della città ofantina. Un racconto dell’orrore che nei giorni successivi è balzato alla cronaca nazionale e che ora arriva ad un punto di svolta. I tre 20enne sono accusati di violenza sessuale e cessione di sostanza stupefacente aggravata. Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile del commissariato di Cerignola, coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, uno degli arrestati avrebbe adescato la giovane sui social per poi invitarla ad un incontro in un parco auto di via Melfi, dove si trovano una serie di box spesso affittati dai giovani cerignolani. Una volta giunta all’appuntamento sarebbero sbucati gli altri due indagati. I tre, dopo aver offerto una sostanza stupefacente alla ragazzina, probabilmente dell’hashish, l’avrebbero obbligata con minacce e violenza a intrattenere rapporti sessuali con loro, approfittando della poca lucidità della 13enne, sotto effetto della droga da poco assunta. Una vera e propria violenza di gruppo che si sarebbe consumata nel box situato alla periferia della città ofantina e addirittura filmata da uno degli aguzzini. Il video è stato poi diffuso su alcune chat e social network. Anche per questo la Polizia ha sequestrato i cellulari dei tre presunti responsabili, nel tentativo di trovare tracce di quanto accaduto quella sera. L’indagine è partita quando la ragazzina ha trovato il coraggio di raccontare in lacrime alla madre ciò che l’era successo, per poi recarsi insieme al Commissariato di Cerignola e sporgere denuncia. Ed ora i suoi aguzzini sono in carcere.
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