Le uniche differenze rispetto a sei mesi fa sono quelle che i cumuli di rifiuti non sono cresciuti e tutt’attorno la natura sta provando a riprendersi gli spazi violentati dall’uomo. Siamo tornati dopo ottobre dello scorso anno nelle due grandi cavità in agro di Minervino Murge al confine con il territorio di Andria utilizzate come una discarica a cielo aperto per ecoballe e rifiuti di ogni genere. Rispetto ad ottobre scorso, tuttavia, la natura ha fatto la sua parte con l’erba che parzialmente, almeno da terra, maschera quello che dall’alto appare purtroppo molto ben evidente.
Un territorio ancora una volta violentato in questa zona di pregio per l’agricoltura a nord di Bari a partire almeno dal 2023 e che fortunatamente sembra non esser stata più meta di nuovi sversamenti da ottobre scorso. Una discarica che in un anno e mezzo, infatti, è stata riempita di rifiuti di ogni genere e basta vedere le immagini acquisite nel tempo con il satellite per rendersi conto di come questo lembo di territorio sia stato trasformato in modo quasi irrimediabile dalla mano disastrosa dell’uomo. Ricordavamo ad ottobre proprio come il NOE dei carabinieri di Bari avesse smantellato qualche giorno prima una organizzazione dedita proprio al trasporto di rifiuti anche pericolosi dalla Campania alla Puglia, circa 6000 tonnellate quelli scoperti, in particolre tra le province di Foggia e la BAT.
Ma le scoperte sull’intero territorio pugliese sono all’ordine del giorno così come gli allerta lanciati in particolare dai Procuratori della Repubblica di Trani e Bari, Nitti e Rossi, in prima linea su questo tema. Il problema è però che in queste due cave a ridosso della SP230 e su cui ci sono anche importanti strutture ricettive oltre che aziende agricole, al momento nessuno ha ripulito questo scempio. I costi sono naturalmente molto elevati ma le ecoballe abbandonate assieme all’amianto vanno assolutamente rimossi per evitare che oltre al danno vi sia la beffa di continuare ad inquinare un ambiente già fortemente sotto stress per mille diversi fattori.