Cronaca

Sciopero generale contro il caro bollette, Andria torna in piazza, le richieste: «Rateizzazioni a 12 mesi e blocco per l’ultimo trimestre 2022»

«E’ inaccettabile che in meno di due anni si sia passati da un costo energetico di 6 centesimi al kWh agli attuali 54 con una tendenza che continua a salire». E’ questa la base per cui hanno deciso di tornare in piazza contro il caro bollette i commercianti andriesi che si sono riuniti in un comitato spontaneo. Il 12 settembre scorso la manifestazione in Piazza Catuma ad Andria a cui seguirà mercoledì prossimo uno sciopero generale contro, spiegano gli organizzatori, “questa speculazione in atto sulla nostra pelle”.

A far scattare la prosecuzione della protesta le insoddisfacenti risposte da parte delle istituzioni europee e nazionali. L’appello degli organizzatori è quello di partecipare, chiudere le saracinesche e scendere in piazza per chiedere con forza al Prefetto della sesta provincia, si legge «di intercedere presso il governo centrale affinchè ci sia un intervento deciso a favore delle piccole imprese ed esercizi pubblici tutt’ora ignorati».

Le richieste sono piuttosto chiare in realtà: la possibilità di rateizzare in 12 mesi le bollette emesse a settembre 2022 e il blocco delle bollette energetiche per l’ultimo trimeste 2022. In tanti, spiegano, «non riescono più a far fronte ai pagamenti e se da un lato le aziende minacciano di chiudere e licenziare i propri dipendenti, d’altro canto le famiglie rischiano non solo delle bollette sempre più salate ma anche di restare senza fonte di reddito».

La protesta di Andria si aggiunge a quella in corso anche a Barletta e Bari oltre che in altre città della Puglia dove si continuerà a scendere in piazza e già in tanti hanno deciso di chiudere le proprie attività temporaneamente o cominciare a valutare la riduzione di personale.

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