Una carambola impazzita, fino al tragico schianto. È nelle parole di uno dei testimoni, che la sera del 26 maggio scorso si trovavano in viale Tatarella, la ricostruzione dell’incidente costato la vita alla 16enne Sofia Lorusso, morta a seguito delle lesioni riportate in uno scontro tra un’auto ed una minicar. La giovane era alla guida del piccolo veicolo che, secondo la versione fornita da uno dei presenti agli inquirenti, subito dopo l’impatto si sarebbe ribaltato più volte, prima di terminare la sua corsa sul ciglio della carreggiata. Una carambola mortale, risultata fatale all’adolescente, deceduta dopo ore di coma nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari, dove era arrivata in condizioni disperate. Con lei viaggiava un’amica 18enne, sbalzata fuori dall’abitacolo e che forse, proprio per questo, è riuscita a salvarsi, pur riportando gravi ferite.
Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Bari. Indagato, con l’accusa di omicidio stradale, il conducente dell’altra vettura coinvolta, una Volvo, guidata da un 25enne residente ad Adelfia. Il giovane non era sotto l’effetto di alcol e droghe, come hanno accertato i test effettuati su di lui dopo l’incidente, risultati negativi. Da verificare cosa abbia provocato la collisione tra i due mezzi: un probabile tamponamento che potrebbe essere stato causato dall’alta velocità oppure da una distrazione alla guida.
L’auto così come la minicar sono stati sottoposti a sequestro, al fine di effettuare gli accertamenti tecnici che potrebbero rivelare agli inquirenti qualcosa in più in merito alla dinamica di questa ennesima tragedia della strada, che ha sconvolto la comunità barese.
Ancora increduli i compagni di scuola della ragazza, che frequentava il Liceo Di Cagno-Abbrescia. Attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook, l’istituto ha rivolto l’ultimo commosso saluto alla giovane studentessa: “L’unica certezza in questo momento di sconforto, è che guardando in alto vedremo i tuoi splendidi occhi vegliare sulla nostra comunità. Ciao dolce Sofia, da tutti noi”.