La Procura generale di Bari ha chiesto 15 condanne – tra i 12 anni e i 6 anni di reclusione – per gli imputati nel processo sul disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 tra Andria e Corato, la tratta gestita dalla Ferrotramviaria, all’epoca a binario unico alternato e con il sistema del blocco telefonico. Nell’incidente morirono 23 persone, oltre cinquanta i feriti. La richiesta delle 15 condanne è arrivata nel corso del processo d’appello. Chiesta anche una sanzione di 1,1 milioni di euro per Ferrotramviaria e la revoca di autorizzazioni, licenze e concessioni per l’esercizio dell’attività per un anno. Le richieste sono le stesse presentate il 27 ottobre 2022 dalla Procura di Trani. Agli imputati sono contestati a vario titolo i reati di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e falso. Il 15 giugno 2023 il Tribunale di Trani condannò a 6 anni e 6 mesi di reclusione Vito Piccarreta (capostazione di Andria), e a 7 anni Nicola Lorizzo (capotreno del convoglio partito da Andria e diretto a Corato), disponendo 14 assoluzioni. Il Tribunale escluse l’illecito amministrativo di Ferrotramviaria perché “il fatto non sussiste”. La Procura tranese ha impugnato la sentenza a gennaio 2024. La Corte d’Appello ha fissato altre cinque udienze, dal 23 giugno all’11 luglio, per le discussioni delle difese.