Cronaca

Scoperta centrale del “pezzotto” a Lecce, nei guai oltre 2mila utenti in tutta Italia

Nuovo colpo al business della pirateria audiovisiva digitale e questa volta anche gli utenti finali potrebbero pagarne le conseguenze. La Guardia di Finanza di Lecce ha scoperto nel capoluogo salentino una vera e propria centrale del cosiddetto “pezzotto”, attraverso un sistema di smistamento del segnale IPTV illecitamente riprodotto in favore di almeno 2.000 utenti sparsi in tutta Italia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Lecce, hanno permesso di sottoporre a sequestro preventivo 5 beni immobili, 2 autovetture, di cui una d’epoca, e circa 60.000 in denaro contante riconducibili al principale indagato, il quale insieme a tre soggetti – tutti residenti in Salento – sono stati denunciati per le ipotesi di reato in violazione della specifica normativa sulla protezione del diritto di autore nonché per autoriciclaggio. La centrale del “pezzotto” di Lecce, secondo i finanzieri, avrebbe messo su un giro d’affari per oltre mezzo milione di euro, in seguito reinvestito nell’acquisto di beni mobili e immobili per nasconderne la provenienza. Nei guai, come detto, anche 2.282 soggetti (residenti in 80 province in tutta Italia) che usufruivano del “pezzotto” pagando poche decine di euro al mese tramite carte o sistemi di pagamento online come postepay, paypal e revolut, motivo per cui sono stati identificati. Gli oltre 2.000 utenti sono stati oggetto di un verbale di accertamento e contestazione delle prescritte violazioni amministrative, anche nella forma più grave della reiterazione.

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