Cronaca

“Se non paghi ti scanno come un maiale”: imprenditore tranese minacciato da boss rinchiuso a Poggioreale

La detenzione a Poggioreale per scontare una condanna definitiva per omicidio non gli impediva di utilizzare un cellulare perminacciare un imprenditore tranese ed estorcergli del denaro. I finanzieri delle compagnie di Bari e Bat hanno eseguito una nuova ordinanza di restrizione in carcere per Alessandro Corda, affiliato al clan Capriati di Bari, già condannato a 16 anni per l’omicidio di Antonio Mastrodonato commesso nel 2017 alla periferia di Trani. Per riscuotere le somme richieste si avvaleva dell’aiuto di altri quattro pregiudicati: Francesco Cirillo, Nicola Corda, Giuseppe Vitolano e Rosa Fiore, tutti finiti in carcere. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, offrivano protezione in cambio di soldi. L’imprenditore era stato costretto a pagare cifre che aumentavano ad ogni richiesta, da 5mila a 30mila euro, sino a quando non gli è stato più possibile farlo. Da quel momento hanno avuto inizio le agghiaccianti minacce di morte, rivolte anche alla sua famiglia.

INTERCETTAZIONI DELLA GUARDIA DI FINANZA

L’indagine, coordinata dalla DDA di Bari, mostra la capacità intimidatoria con cui le organizzazioni criminali riescono a gestire i loro affari anche tra le pareti di un carcere. I cinque arrestati dovranno rispondere di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

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