Quasi 700 anni di carcere sono stati inflitti al termine del processo di primo grado conclusosi ieri a Bari per i 64 imputati giudicati con rito abbreviato coinvolti nell’inchiesta “Game Over” che nel luglio 2023 sfociò in 82 arresti dei carabinieri per spaccio e traffico di cocaina aggravati dal metodo mafioso. Una vera e propria stangata per la Società Foggiana e per il monopolio della droga che aveva imposto nel capoluogo dauno. Secondo gli inquirenti, vigeva l’obbligo di commercializzare esclusivamente la droga fornita dai clan, pena pesanti ritorsioni anche armate. Ogni mese venivano immessi sul mercato cittadino 10 chili di cocaina pari a 50mila dosi, acquistata da trafficanti cerignolani con profitti quantificabili in almeno 200mila euro al mese. Il verdetto di ieri colpisce i vertici dei clan e del narcotraffico foggiano: 20 anni di reclusione per Alessandro Aprile e Francesco Pesante della batteria Sinesi-Francavilla; stessa condanna per Leonardo Lanza e Francesco Tizzano dei Moretti-Pellegrino-Lanza; 10 anni per Franco Nardino, storico boss di San Severo; pena ridotta a 5 anni e 4 mesi per Ciro e Giuseppe Francavilla in quanto collaboratori di giustizia. Un’altra ventina di persone è a processo a Foggia con rito ordinario, tra cui il boss Rocco Moretti.
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