Cronaca

Tassi di interesse superiori al 180% e minacce ad imprenditore in difficoltà economiche: arrestato usuraio cerignolano

Tassi usurari del 180% ai danni di un imprenditore foggiano in grave crisi finanziaria che veniva anche minacciato. E’ quanto scoperto dai militari della Guardia di Finanza di Bari che hanno arrestato e condotto in carcere uno strozzino originario di Cerignola, accusato di usura ed estorsione.

Le indagini delle Fiamme Gialle, iniziate lo scorso gennaio, hanno permesso di mettere in luce l’attività usuraia dell’uomo, aiutato anche dal figlio, a danno di un imprenditore agricolo di Foggia. La vittima nel 2018 , versando in una grave situazione di crisi finanziaria e non riuscendo ad ottenere un prestito bancario, si era rivolto all’usuraio cerignolano ottenendo in prestito la somma di 40 mila euro. Il sopraggiungere dell’emergenza sanitaria e l’impossibilità dell’imprenditore ad onorare il debito ha fatto schizzare i tassi di interesse al 180% e lievitare la somma da restituire a 140 mila euro.

Da quel momento sono state sempre più insistenti le richieste di denaro da parte dell’usuraio e l’imprenditore sotto minaccia era costretto a versare il denaro in contanti, ad effettuare ricariche di carte prepagate intestate a persone sconosciute e ad emettere bonifici ad aziende della provincia foggiana con l’emissione di fatture false. Il gip del Tribunale di Foggia, dopo aver raccolto tutti gli elementi accusatori, ha dispostato l’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere nei confronti dell’usuraio.

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