Cronaca

Timbrava il cartellino e si allontanava dal servizio: ai domiciliari un anestesista dell’ospedale di Bisceglie

Per l’accusa arrivava in ospedale – al cambio del turno – timbrava il suo cartellino e poi andava a casa. Tornava solo per ri-timbrare a fine servizio o in caso di chiamata dalla sala operatoria, qualora fosse richiesta la sua presenza. Sono queste le motivazioni che hanno portato all’arresto di Alessandro Baccaro, anestesista in servizio all’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie. Il professionista è finito ai domiciliari, così come stabilito dal gip del Tribunale di Trani. Le indagini sono state svolte dagli agenti del commissariato di Trani, coordinate dalla Procura. I poliziotti lo hanno arrestato nella notte scorsa mentre era ancora in servizio in ospedale. L’accusa è di truffa aggravata ai danni dello Stato e false attestazioni e certificazioni. Il modus operandi dell’anestesista è stato ricostruito attraverso servizi di osservazione, controllo e pedinamento eseguiti dalla Polizia su indicazione della Procura tranese. A partire da novembre 2024, in particolare, Baccaro avrebbe quotidianamente, e soprattutto in occasione dei turni pomeridiani e notturni, timbrato il proprio cartellino al momento del passaggio di consegne coi colleghi del turno precedente, e fatto poi rientro a casa in auto o in moto. Sempre per l’accusa, si ripresentava in reparto unicamente allo scopo di timbrare il cartellino a fine servizio o se contattato dalla sala operatoria. Le indagini sono scattate a seguito di una segnalazione. Gli elementi raccolti dagli investigatori sono stati sufficienti, secondo il gip, per procedere con la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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