Cronaca

Tra commozione e silenzio l’ultimo saluto a Claudio. Mons. D’Ascenzo: «Piangere e prendere coscienza»

«La vita è una casa con vista sul futuro! Non lasciatevi rubare la possibilità di realizzare i vostri sogni». Si rivolge soprattutto ai giovani ma non solo Mons. D’Ascenzo, Arcivescovo di Barletta che ha celebrato nel pomeriggio le esequie del giovane Claudio Lasala ucciso con una coltellata in seguito ad un litigio con due pregiudicati scoppiato in un locale del centro storico tra il 29 ed il 30 ottobre scorso. Mons. D’Ascenzo nella sua lunga omelia ha voluto toccare diversi temi parlando molto della figura del giovanissimo 24enne e rivolgendosi spesso anche ai suoi genitori ed agli adulti.

Palloncini, un dolore composto ma molto presente, una commozione fragorosa in un pomeriggio uggioso a Barletta in cui all’esterno della Cattedrale in tantissimi hanno voluto portare il loro ultimo saluto a Claudio. Davanti al luogo dell’aggressione mortale, a pochi passi dalla Cattedrale, c’è stata anche la benedizione del feretro. Poi una intima condivisione del dolore da parte dei familiari del giovane 24enne mentre attorno al città si è stretta a loro con le bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici nel giorno di lutto proclamato dal commissario prefettizio Alecci. Presente anche il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano oltre ad autorità civili e militari per esprimere tutta la loro vicinanza al dolore della famiglia. Ieri pomeriggio il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato in Prefettura alla presenza dei Sindaci della BAT e delle associazioni di categoria. Da oggi annullati anche tutti gli eventi pubblici in città. Serve silenzio e meditazione per un fatto di cronaca gravissimo che ha scosso l’intera comunità barlettana.

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