Produzione, traffico e detenzione di stupefacenti, ma anche resistenza a pubblico ufficiale e riciclaggio. Sono i reati contestati, a vario titolo, a 12 persone arrestate dai militari del Comando provinciale di Bari della Guardia di Finanza, nell’ambito di un’indagine della Dda, che ha consentito di scoprire l’esistenza di un ingente traffico di cocaina, hashish e marijuana tra il capoluogo pugliese, Sannicandro di Bari e alcune città della Basilicata. I 12, alcuni dei quali affiliati al clan Parisi di Bari, sono stati arrestati a seguito degli interrogatori preventivi del 19 e 20 maggio: l’ordinanza di custodia cautelare è stata disposta dal gip Giuseppe Battista.
I fatti si riferiscono al 2022 e al 2023. Capo del gruppo è considerato Sabino Pace. Gli altri arrestati sono Giuseppe Carulli, Angelo Michele Di Turi, Antonio Bitritto, Antonio Antelmi, Cesare Cristian Catalano, Francesco D’Addiego, Domenico Cavalieri Foschini, Eugenio Damiano Giuliani, Nicola D’Agostino, Giuseppe Laddaga e Rodolfo Scardicchio.
Da quanto ricostruito, gli ordini erano raccolti su Telegram, su cui venivano pubblicati quelli che venivano chiamati “menù”, “offerte del giorno” e “pacchetti”, con annesse immagini, filmati ed i relativi prezzi. La consegna avveniva in due modi, il “delivery” e il “meet you”, cioè “attraverso l’utilizzo di un’auto presa a noleggio e la consegna a Bari previo contatto” su Whatsapp. Durante le operazioni sono stati sequestrati 15 chili di droga e 132mila euro in contanti, con cinque corrieri arrestati in flagranza. Il gruppo avrebbe nascosto la droga in due casolari abbandonati nelle campagne di Sannicandro, utilizzati come “punti di contrattazione e vendita” ad altri gruppi criminali, e in un appartamento del quartiere San Paolo di Bari.



