52 persone arrestate e sequestri di beni per un valore di diversi milioni di euro: è il bilancio dell’operazione “Ura”, coordinata dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari ed autorità albanesi, scattata all’alba di questa mattina, e con la quale è stato sgominato un traffico di droga tra la Puglia e l’Albania.
Le misure cautelari (49 in carcere, 1 ai domiciliari più 2 obblighi di firma) riguardano 12 cittadini italiani e 40 albanesi. Gli arresti sono stati eseguiti tra le città di Tirana, Durazzo, Fier, Scutari e Valona, il Belgio e diverse province italiane, tra le quali Bari e Brindisi. Gli indagati rispondono, a vario titolo, di traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio.
Le indagini sfociate nel blitz di oggi sono state condotte tra settembre 2021 e giugno 2022 e si incardinano in un ampio progetto investigativo della DIA barese e dello Spak di Tirana, volto a contrastare l’incessante traffico internazionale di stupefacenti sull’asse Puglia-Albania. Un business gestito da pericolose organizzazioni, in grado di movimentare ingenti quantitativi di cocaina ed eroina tra i Balcani, il Nord Europa, il Sud America e le coste pugliesi.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, due differenti gruppi criminali attivi nel Barese agivano in collaborazione con un potente clan di Durazzo, dedito alla distribuzione di droga su scala transnazionale.
Le indagini hanno fatto luce su un sistema di trasporto degli stupefacenti ben collaudato, con carichi provenienti dalla Turchia e dall’America Latina, confezionati in laboratori clandestini della provincia di Bari.
È stato documentato lo spostamento di oltre 255 chili di stupefacenti da parte di corrieri internazionali, ed un flusso di denaro contante pari a 4 milioni e mezzo di euro, trasferito dalla Puglia all’Albania attraverso autisti di autobus di linea, utilizzati come “rider” dei soldi sporchi.
Accertate anche transazioni da oltre 500mila dollari destinate all’acquisto di cocaina in Ecuador, e consegne di denaro contante a Bari per importi superiori a mezzo milione di euro. Contestualmente, le autorità albanesi hanno accertato episodi di abuso d’ufficio all’interno delle proprie istituzioni.
Tra i colpi più pesanti inferti dagli inquirenti alle tre organizzazioni convolte, il sequestro di 3 milioni di euro in contanti a Durazzo, di 2 tonnellate di cocaina al porto di Rotterdam, 932 chili a Gioia Tauro, 30 chili di eroina e 400 chili di hashish a Noicattaro, oltre alla scoperta di laboratori artigianali per il taglio e il confezionamento della droga scoperti nel Barese.
Tra i beni sottoposti a sequestro in Italia, figurano 9 appartamenti, 4 società, 7 conti correnti e 3 vetture, mentre in Albania sono scattati i sigilli su ristoranti di lusso, agenzie immobiliari, due imprese edili ed una rete televisiva, per un valore stimato di diversi milioni di euro.