Restano i nodi oscuri di una vicenda su cui c’è una inchiesta della procura che dovrà far luce sull’evasione del 22enne Daniele Arciuli e del 28enne Giuseppe Antonio De Noja dal carcere di Trani avvenuta giovedì pomeriggio. Si lavora per ricostruire minuziosamente il percorso e le modalità anche se appare certo l’orario, attorno alle 15 durante l’ora d’aria, ed appare certo il salto nel vuoto da 6-7 metri attutito da alcuni rifiuti presenti al di sotto del primo muro di cinta scavalcato. Su tutto il resto vige il massimo riserbo ed ora ci si sta concentrato sulla ricerca dei due giovani che erano in carcere rispettivamente per omicidio e per rapina aggravata. Oltre al danno la beffa, come hanno più volte dichiarato i sindacati di Polizia Penitenziaria, visto che nel fotogramma di una telecamera di video sorveglianza che ha ripreso la fuga, i due sembrano salutare verso le telecamere l’avvenuta evasione. Sindacati, in particolare l’FS COSP con il Segretario Nazionale Domenico Mastrulli, che hanno denunciato stamattina un nuovo tentativo di evasione sventato grazie al pronto intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria. Un uomo trasferito a piedi verso l’aula bunker del carcere per un’udienza, dice Mastrulli, si sarebbe divincolato provando a scavalcare la cancellata di cinta ma è stato subito fermato dagli agenti come mostrato nella foto. A far da eco a Mastrulli è Federico Pilagatti Segretario Nazionale del Sindacato Autonomo SAPPE. Tutti chiedono una «presa di posizione forte da parte dei vertici della giustizia italiana vista la situazione insostenibile nel carcere di Trani. La sicurezza – ricordano i sindacati – in questo momento è praticamente a zero ed è necessario intervenire rapidamente per evitare che si possano verificare altri clamorosi episodi come quello sfiorato questa mattina».
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