Cronaca

Uccise a coltellate la madre della sua ex fidanzata ad Orta Nova: condannato all’ergastolo

Dovrà scontare il carcere a vita Cristoforo Aghilar, il 37enne accusato di aver ucciso la madre della sua ex fidanzata, Filomena Bruno, 58 anni, massacrata a coltellate la sera del 28 ottobre 2019 ad Orta Nova.

Così hanno stabilito i giudici della Corte d’Assiste di Foggia, condannando l’imputato alla pena dell’ergastolo, con 10 mesi di isolamento diurno, per omicidio volontario, con le aggravanti della premeditazione e di stalking nei confronti della famiglia della vittima, costretta anche a trasferirsi in una località protetta.

La donna venne raggiunta da almeno sei coltellate, mentre si trovava sul pianerottolo della sua abitazione. La sua “colpa”, in base a quanto emerso nel corso delle indagini, quella di non aver voluto rivelare all’assassino dove si trovasse la figlia, fuggita da Orta Nova dopo aver interrotto la relazione sentimentale con il compagno violento.

Reo confesso dell’omicidio e inizialmente rinchiuso nel carcere di Foggia, Aghilar fu anche tra i protagonisti della rocambolesca maxi evasione avvenuta il 9 marzo 2020, durante una violenta rivolta scoppiata nel penitenziario del capoluogo dauno.

Ricercato per circa 5 mesi, l’uomo venne poi rintracciato ed arrestato dai Carabinieri in un casolare nelle campagne di Minervino Murge, l’ultimo dei nascondigli dove aveva trovato rifugio durante la latitanza.

L’imputato ha assistito alla sentenza collegato da remoto dal carcere di Livorno, dove è attualmente detenuto. La Corte lo ha condannato anche a pesanti risarcimenti, per una cifra complessiva che ammonta a quasi 500mila euro, anche se il 37enne risulta nullatenente.

Oltre che del delitto di Filomena Bruno, Aghilar è stato ritenuto colpevole anche del tentato omicidio della donna. Pochi giorni prima di portare a termine il suo piano mortale, infatti, l’uomo aveva già tentato di uccidere la ex suocera puntandole contro una pistola, in un bar di Orta Nova, ma l’arma si era inceppata.

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