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ANDRIA | Opere viarie tra Andria Sud e Corato acquisite a patrimonio comunale: via libera del Consiglio

Acquisite a patrimonio del Comune di Andria le aree in cui sono state realizzate le opere viarie per la realizzazione del raddoppio della ferrovia tra Andria Sud e Corato, ora la Ferrotramviaria potrà procedere con la definitiva chiusura dei due passaggi a livello ancora aperti e la conseguente apertura del ponte a scavalco. Questa operazione sarà propedeutica, finalmente, alla stesura dei cavi per completare il contatto elettrico necessario all’attivazione del doppio binario sulla tratta. Via libera all’unanimità con 29 voti a favore da parte del Consiglio Comunale di questa mattina ad Andria, un’assise quasi totalmente in videoconferenza ed in cui si è ampiamente discusso di interpellanze e mozioni nella prima parte sino poi ad arrivare al provvedimento più importante da approvare: l’acquisizione a patrimonio delle opere secondarie già realizzate nel territorio andriese tra la stazione di Andria Sud e Corato.

Un luogo tristemente noto come quello dell’incidente ferroviario del 12 luglio 2016 e che a quasi cinque anni da quella terribile giornata, arriva quasi a conclusione di un lungo iter procedurale per nuovamente la messa in esercizio questa volta con doppio binario. L’opera realizzata grazie al Grande Progetto finanziato dalla Regione Puglia con fondi europei, è stata presentata dall’Ing. Fabietti di Ferrotramviaria. La società barese è concessionaria della ferrovia e si è occupata anche del coordinamento della realizzazione del progetto e si sta occupando anche dell’altro importante cantiere, da poco avviato, di interramento della ferrovia nell’abitato di Andria. La presentazione dell’Ing. Fabietti ha permesso al consiglio di comprendere nel dettaglio quelle che saranno le opere annesse a patrimonio pubblico e cioè le quattro strade complanari lunghe poco meno di due chilometri ed il sovrappasso lungo la strada vicinale S. Angelo che permetterà adesso la chiusura degli ultimi due passaggi a livello. Via libera all’unanimità dei presenti e stesso risultato per la successiva delibera e cioè il Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anche in questo caso breve discussione e poi via libera all’unanimità.

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