Il M5S esce dalla maggioranza, slitta l’elezione di presidente e vice presidente e nascono tensioni nel gruppo PD. Parte così il primo Consiglio Comunale barese dell’era Vito Leccese: con una prima rottura in maggioranza tra le forze politiche che hanno sostenuto il primo cittadino al secondo turno. Nel corso della seduta, il capogruppo del M5S Antonello Delle Fontane ha annunciato la decisione di dare solo un sostegno esterno alla maggioranza, disconoscendo l’assessore Raffaele Diomede, che avrebbe rappresentato il M5S in Giunta. La scelta di uscire dalla maggioranza, dunque, sarebbe arrivata in seguito ad “alcune dinamiche che stanno mi-nando il Movimento”, ha dichiarato il consigliere Delle Fontane. Il chiaro ri-ferimento è proprio sulla nomina di un assessore esterno, Diomede ap-punto, anziché di uno dei 2 consiglieri eletti del M5s. L’attacco è rivolto al segretario provinciale dei pentastellati, Raimondo Innamorato, che avreb-be indicato a Vito Leccese il nome di Diomede come assessore ai Controlli, Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale, incarico per il quale inizialmente si faceva proprio il nome di Delle Fontane. Per dare la possibilità di partecipare anche ai 5 assenti, tra cui Fabio Romito, vista la convocazione del Consiglio in pe-riodo di ferie, Leccese ha chiesto all’Aula di rinviare ai primi di settembre i punti sulle comunicazioni della giunta e sulle nomine di presidente e vice-presidente del Consiglio, una richiesta che ha provocato tensioni nel grup-po Pd. Il Consiglio si è chiuso con 19 voti a favore della richiesta del sin-daco, 10 astenuti, tra maggioranza, Cinque Stelle e opposizione, e tre contrari.
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