Nove provvedimenti calendarizzati, nessuno approvato. Inizia con un record negativo il 2025 del sindaco Cannito e della sua coalizione di centrodestra. Nell’ultimo consiglio comunale la maggioranza può contare solo su 14 voti, a causa delle assenze dei consiglieri Grimaldi, Calabrese e Gorgoglione, e non c’è il quorum per licenziare nessuno dei punti all’ordine del giorno. In discussione c’erano sette debiti fuori bilancio, la dichiarazione di esistenza di prevalenti interessi pubblici su un suolo di proprietà comunale ubicato in via Foggia ed il regolamento delle manomissioni e dei ripristini del suolo e del sottosuolo, quest’ultimo provvedimento ritirato dal sindaco. Un consiglio comunale totalmente improduttivo, sottolineano più volte dalle opposizioni. Utile solo a fare il punto della situazione sulle indagini in corso per risalire alla natura delle polveri rossastre che negli scorsi giorni si sono posate nella zona industriale di via Trani. Sono attese risposte dai rilievi operati da Arpa e Asl, dicono dall’amministrazione. Il sindaco ha avanzato l’ipotesi possa trattarsi di fosforo derivante da lavorazioni industriali e dunque materiale non cancerogeno. Una precisazione che, però, non tranquillizza residenti ed ambientalisti, che auspicano una celere individuazione dei responsabili di queste emissioni inquinanti. La seduta si è sciolta tra i malumori serpeggianti nella maggioranza. Cannito ha riunito subito la coalizione chiedendo alle forze politiche una soluzione per uscire quanto prima da una crisi che neanche gli innesti in maggioranza di due consiglieri di opposizione è riuscita a risolvere. Com’è noto il sindaco può fare affidamento solo su 17 voti ed è sufficiente l’assenza anche solo di un consigliere per non avere più i numeri per deliberare. Senza contare che anche nell’attuale risicata coalizione che lo sostiene in molti sono scontenti della paradossale situazione che si è venuta a creare: mentre i due consiglieri provenienti dalle opposizioni, Dimonte e Tupputi, sono stati premiati con deleghe pesanti in giunta, ci sono forze politiche come “Lega” e “Barletta al Centro” che, pur sostenendo Cannito sin dall’inizio della consiliatura, si ritrovano senza alcuna rappresentanza nell’esecutivo. In questa situazione riprende quota la possibilità che il sindaco riapra le porte della coalizione agli ex alleati di Forza Italia rivedendo completamente gli attuali assetti amministrativi. Intanto le opposizioni incalzano sulla crisi. Ieri pomeriggio conferenza stampa del Partito Democratico per stigmatizzare l’ennesimo passo falso della maggioranza.
INTERVISTA AD ANTONIO GORGOGLIONE (PD)