Il tanto discusso ingresso di due esponenti dell’opposizione nella maggioranza del sindaco Cannito non cambia la trama di un film che da mesi propone sempre la stessa conclusione. La coalizione del sindaco si ritrova con soli 16 voti a favore e fallisce per la seconda volta consecutiva l’approvazione del bilancio consolidato 2023. Cannito deve fare i conti con l’assenza giustificata del consigliere Memeo per motivi personali e tanto basta per far mancare nuovamente i numeri necessari all’approvazione dei provvedimenti portati in aula. Non è sufficiente, dunque, l’approdo in maggioranza della consigliera Tupputi, in cambio dell’assessorato concesso ad Anna Maria Riefolo, ed il cambio di casacca del consigliere Dimonte, convinto a sostenere l’amministrazione dall’ingresso in giunta con delega di vicesindaco di Nicola Salvemini, persona da lui indicata. La coalizione del sindaco così trasformata può contare solo su 17 voti ed è sufficiente, come accaduto oggi, l’assenza giustificata di un consigliere a rendere l’assemblea improduttiva. La seduta si è caratterizzata, come sempre, per un acceso scontro tra sindaco e opposizioni sulle operazioni trasformistiche che hanno portato ai nuovi ingressi in maggioranza ed in giunta. Cannito accusa gli ex alleati di tradimento mentre le minoranze contestano la spregiudicatezza con cui il sindaco ha concesso poltrone in giunta e in Barsa al solo fine di guadagnare nuovi consensi in consiglio comunale. Il solo provvedimento approvato nella seduta di oggi è il nuovo regolamento della Polizia Locale.
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