Le polemiche sulla scelta da parte della ASL BT di affidare ad un privato rispetto a tutte le altre aziende sanitarie di Puglia, attraverso un avviso pubblico a novembre scorso, la progettualità per il centro di eccellenza provinciale per l’autismo, sbarca all’interno del consiglio comunale di Andria. Diverse le prese di posizione e le accuse e contro accuse tra richieste di maggiore trasparenza e repliche che hanno poi coinvolto la Sindaca Giovanna Bruno che si dice particolarmente serena per una vicenda, è bene rimarcarlo, che non coinvolge direttamente il comune di Andria e l’amministrazione da lei guidata.
Il tema su cui puntano le diverse reazioni politiche è però l’opportunità di ipotizzare l’affidamento di questo servizio così importante alla Fondazione per le Neurodiversità fondata nel 2018 su impulso dell’avv. Francesco Bruno fratello della Sindaca che è tra i soci fondatori dell’ente.
La Fondazione, come spiega Giovanna Bruno, nasce con l’obiettivo di costruire un centro per trattare i casi di autismo in una sorta anche di dopo di noi specialistico con soldi privati su di un terreno comunale concesso gratuitamente nel 2020 dall’allora commissario prefettizio dell’ente.