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Bari all’attacco: fatta per Moncini, idea Lapadula. Si riparte da nuovi gol

Rifare da zero un attacco che nella stagione 2024/25 ha prodotto un fatturato complessivo di 20 gol con sette giocatori. È una delle linee guida che il Bari sta perseguendo in queste prime settimane del calciomercato estivo. Le porte del reparto avanzato in salsa biancorossa sono più che aperte: dall’uscita sono passati nell’ordine Lasagna, Novakovich, Bonfanti, Falletti e Bellomo, tutti in scadenza di contratto (anche se sul numero 10 il ds Giuseppe Magalini ha aperto a degli spiragli per la permanenza), il Bari ha provato a trattenere Favilli che sembra però destinato all’Avellino e lo stesso Gaston Pereiro, l’unico dei sette ancora sotto contratto, non è così certo di avere un futuro in Puglia. Così i primi passi dell’area tecnica si sono rivolti alla ricerca di profili adatti alle idee tattiche di Fabio Caserta, che oscillerà in questa fase di lavoro tra il 4-3-3 e il 4-2-3-1, e di giocate da numeri 9.

Un profilo individuato evidentemente in Gabriele Moncini. I tentennamenti di Favilli hanno spinto nel fine settimana il tandem Magalini-Di Cesare a spingere per l’arrivo in biancorosso dell’attaccante originario di Pistoia, pronto per svincolarsi dal Brescia. Moncini ha chiuso la sua ultima stagione in Lombardia con 5 gol e 2 assist in 24 partite ma in carriera ha dalla sua annate in doppia cifra: ci è riuscito in Serie C a Prato e in B con Cittadella prima e appunto Brescia poi. In carriera ha anche giocato con Cesena, Spal e Benevento. Capace di agire sia da punta centrale che da spalla, è il primo innesto di un attacco destinato alla rifondazione. Per lui è pronto un accordo biennale, che potrà però essere depositato e ufficializzato solo dopo il 3 luglio.

L’idea del Bari è quella di assicurare all’allenatore tre interpreti per il cuore dell’attacco. Così, parallelamente all’operazione Moncini, nel mirino biancorosso è entrato Gianluca Lapadula. 35 anni compiuti a febbraio, quattro gol nella seconda parte con lo Spezia – club con cui vanta un altro anno di contratto – approdato in finale playoff, è tra gli specialisti della categoria quando si parla di area di rigore avversaria: lo ha dimostrato a Cagliari, con 21 gol nell’annata 202/23, chiusa con la promozione dei sardi proprio a spese del Bari, ma il suo record personale è nei 27 centri con il Pescara 2015/16. In carriera dalla C alla A, passando anche per la Slovenia, ha messo a referto quasi 200 gol. Assicurerebbe esperienza e leadership, doti di cui una squadra chiamata a rifarsi lo zoccolo duro ha bisogno come il pane. Il dialogo è avviato anche se l’operazione è tutt’altro che semplice. Ma il messaggio sembra chiaro: il Bari 2025/26 vuole ripartire dai gol.

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