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Bari, dal mercato non è arrivato il salto di qualità: le operazioni di gennaio ai raggi X

Se non è un record, poco ci manca. Il Bari ha chiuso una sessione di calciomercato invernale che sulla carta si presentava come un momento della stagione in cui rifinire l’organico con ben 16 operazioni tra arrivi e cessioni. Gli ultimi in ordine di tempo a salutare la nave biancorossa sono stati Terranova e Scavone, giocatori importanti nella stagione della promozione passati a titolo definitivo rispettivamente a Reggina e Brescia. Un processo di riduzione dei contratti in essere che ha riguardato anche Paponi, ceduto all’Imolese, e Gigliotti, diventato a titolo definitivo del Crotone. Hanno salutato Bari dopo sei mesi in prestito e pochi lampi Salcedo e Cangiano, Marras -fuori lista – è passato in prestito al Cosenza mentre a Polverino e D’Errico è stata data la possibilità di trovare spazio in C con Fidelis Andria e Crotone. La decima operazione in uscita ha riguardato Simeri, rientrato dal Monopoli e girato a titolo temporaneo all’Imolese. A fronte della doppia cifra di uscite, ecco un sestetto di arrivi, tutti perfezionati nell’ultima settimana di mercato. E che non danno l’impressione di alzare l’asticella delle ambizioni, ciò che i tifosi auspicavano dopo una prima parte di stagione al di sopra delle attese, che ha visto stabilmente la squadra di Mignani – partita con l’obiettivo di una salvezza tranquilla, per dirla con le parole del presidente Luigi De Laurentiis – in zona playoff.


L’ultimo giorno di trattative, avviato con il clamoroso dietrofront su Portanova, ha aggiunto all’organico biancorosso quattro pedine: Emmanuele Matino, difensore 24enne arrivato in prestito con obbligo di riscatto e contratto fino al 2026 dalla Cavese, e Giacomo Morachioli, ala sinistra classe 2000 prelevata a titolo definitivo dal Renate, sono due scommesse per la categoria. Salvatore Molina, 31enne arrivato in prestito (ma in scadenza di contratto) dal Monza, e Ahmad Benali, prelevato a titolo definitivo dal Brescia, offrono invece alternative a un centrocampo dove sin qui Maita, Maiello, Benedetti e Folorunsho hanno tirato la carretta. Insieme hanno già vinto, a Crotone, e lo hanno fatto anche singolarmente tra Monza e Pescara. Non è stato invece implementato l’attacco, reparto che sin qui si è retto sulla stagione straordinaria di Cheddira e sul primo bimestre da protagonista di Antenucci. Ceter, di nuovo out per un problema al flessore destro che ha spinto la società a chiedere un nuovo consulto a Bologna, e Scheidler restano delle incognite, Esposito ha preso il posto di Salcedo nella casella under, Galano rischia di restare fuori lista. “Andremo in campo con quelli che abbiamo” ha spesso ribadito Mignani commentando le trattative in corso. Oggi, a mercato finito, quel mantra diventerà realtà. E starà alla squadra provare ad avvicinare sul campo il rendimento della prima parte di stagione.

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