La sensazione sta prendendo corpo e non fa certo piacere ai tifosi del Bari: Kevin ha perso l’aereo. E ora fa fatica a decollare, come spesso accaduto nella prima parte di stagione. Kevin è Lasagna, attaccante che riassume in due dati il paradosso che probabilmente sta impedendo sin qui al Bari di guardare oltre il settimo posto e spinge l’ambiente a tener d’occhio anche la zona playout, al momento distante sei punti guardandosi le spalle. Non segna dallo scorso 24 novembre, quando aprì le danze nella vittoria casalinga per 3-2 sul Cittadella, eppure Lasagna è con Dorval il miglior marcatore del gruppo allenato da Moreno Longo con quattro reti. Fotografia di una squadra senza padroni alla voce marcatori, con 17 giocatori mandati sin qui a segno. Dopo un avvio di 2025 al ribasso, condizionato dall’infortunio rimediato da Reggio Emilia e con 75 minuti giocati senza lasciare il segno con Juve Stabia e Cremonese, ora Lasagna sarà chiamato a cambiare passo, provando a tornare quello della prima parte di stagione. L’occasione per voltare pagina arriva dalla particolarità del prossimo incrocio: sabato al Martelli di Mantova l’ex Verona e Udinese si sentirà quasi di casa. Nato nel 1992 a San Benedetto Po, comune di 7000 anime nella bassa Mantovana,
Lasagna è calcisticamente cresciuto proprio inn provincia di Mantova: trafila tra Sambenedettina, Suzzara, Sant’Egidio San Pio X e Governolese in Promozione. Ha portato il Carpi in A da protagonista e ha toccato con mano la Nazionale, collezionando 7 presenze. In estate lo aveva cercato anche il Mantova prima di chiudere per l’arrivo di Mancuso. Sabato potrà dimostrare agli avversari che si sono sbagliati. Chi di gol con il Bari ne ha segnati ben 50 in carriera è Igor Protti, che ai microfoni di Telesveva ha individuato gli obiettivi alla portata della squadra.
A Mantova Lasagna non sarà l’unico ex della partita. A sceglierlo a Bari è stato Giuseppe Magalini, direttore sportivo che al Martelli ha lasciato il segno tra il 2003 e il 2009, da regista di quella squadra che partendo dalla C2 aveva sfiorato la promozione in Serie A. In Puglia è affiancato da un vice che la maglia del Mantova l’ha indossata, Valerio Di Cesare, 49 presenze e due reti con la maglia dei virgiliani, dando il via a una carriera diventata poi leggendaria proprio a Bari.