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Bari, la difesa è un bunker: 608 minuti con la porta blindata

Sei partite consecutive con la porta inviolata. Sei partite più gli ultimi 68 minuti di Catanzaro-Bari per un totale, al netto dei tempi di recupero, di 608 minuti di imbattibilità. Il Bari che sta chiudendo il campionato che ha sancito il ritorno dei galletti in Serie B, sta certificando quanto, ancor più che la fase offensiva, per la vittoria del girone C di Lega Pro sia stata fondamentale l’attenzione a non prendere gol. E così Pasquale Fazio, difensore 32enne del Catanzaro, rimane l’ultimo ad aver bucato la porta biancorossa al minuto 22 del match contro i pugliesi, gol reso peraltro ininfluente per effetto delle marcature di Antenucci e D’Errico che ribaltarono le sorti della sfida e della stagione. Da allora, da quel 13 marzo, il Bari non ha più beccato un gol. E poco importa se a difesa dei pali ci siano stati Frattali o Polverino, il risultato è sempre stato il medesimo: porta blindata. Effetto delle ottime prestazioni della linea difensiva e degli estremi difensori, certo, ma anche di un approccio evidentemente diverso in tutto il girone di ritorno. Se all’andata, infatti, i biancorossi avevano realizzato 32 reti subendone 14, mantenendo la porta imbattuta in sole 7 occasioni, nel girone di ritorno i gol subiti sono stati appena 10, con il numero dei clean sheet che è aumentato esponenzialmente: ben 11 le partite in cui gli uomini di mister Mignani sono scesi in campo chiudendo senza reti al passivo. Un dato che, probabilmente, va letto in chiave tattica: nel girone di ritorno, a causa dell’assenza di Botta, il Bari ha fortemente ridimensionato la propria produzione offensiva, abbassando il baricentro e portando meno uomini in zona-gol. D’altra parte i numeri, che parlano di 20 reti realizzate al cospetto delle 32 segnate all’andata sembrano dire proprio questo. Senza il suo numero 10, Mignani ha verosimilmente cercato di ricostruire una squadra più quadrata, che si sbilanciasse meno e, al contempo, subisse poco o niente. Domenica, contro il Palermo di bomber Brunori, che ha reso l’attacco rosanero il più prolifico del campionato, il bunker biancorosso dovrà affrontare la sua ultima sfida. Frattali & company non vorranno di certo farsi trovare impreparati.

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