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Bari, ora hai un piede in B: dalla corsa di De Laurentiis alla grinta di Polito

Quella corsa di Luigi De Laurentiis e del direttore sportivo Ciro Polto ai piedi del settore ospiti, occupato da 500 tifosi biancorossi, al fischio finale è l’icona del pomeriggio vissuto domenica dal Bari a Catanzaro. Pugni tesi, grande entusiasmo e la consapevolezza di aver preso una fetta di promozione grazie a quel primato nel girone C di Serie C: sempre più saldo grazie ai 10 punti di vantaggio sul secondo posto a sette giornate dal termine. Merito di una vittoria a Catanzaro che nella storia del Bari mancava da 38 anni.
Quella del Ceravolo ha rappresentato una risposta di classe e qualità, unite a un aspetto non banale: il carattere. Sotto nel punteggio, il Bari non si è scomposto: ha ripreso ad attaccare, con ordine e senza ansia. Quella di chi sapeva che in fondo nel pomeriggio di Catanzaro chi aveva tanto da perdere erano gli altri. Ha ripreso l’avversario con la freddezza di Antenucci dal dischetto, l’ha sorpassato con l’arcobaleno di D’Errico dal limite dell’area. Poi ha stretto i denti, nonostante pezzi del puzzle che si perdevano l’uno dopo l’altro. Belli, Ricci, Botta, Galano: tutti out per infortunio. Mignani ha cambiato abito alla sua squadra, è passato al 3-5-2 ma il Bari è rimasto lo stesso. Quello che ha guidato il campionato dalla sesta giornata in poi. E non è più sceso dal primo posto.
Il 19 febbraio, dopo il 2-3 casalingo contro il Campobasso e con il Catanzaro a -4, le ansie da promozione avevano avvolto Bari e il Bari. Quel ritiro annunciato in conferenza stampa dal ds Polito oggi sembra un ricordo lontano, se paragonato con l’entusiasmo del dirigente e di Luigi De Laurentiis ai piedi del settore ospiti del Ceravolo. Il Bari ha mostrato i muscoli contro Foggia, Virtus Francavilla e Catanzaro. E lo ha fatto dimostrando di essere la più forte. Con un pezzo di B in tasca.

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