Qual è l’attacco titolare del Bari di Michele Mignani? Il dilemma resta vivo anche dopo il 2-0 contro la Vibonese, partita che ha permesso a Terranova e compagni di tornare alla vittoria dopo lo scivolone di Castellammare di Stabia e di consolidare la vetta della classifica, restando a +4 su Palermo e Monopoli. Contro i calabresi si è rivista la coppia Cheddira-Antenucci, dopo due gare di fila in cui era stato Simeri ad affiancare il numero 7. Quello formato dall’ex Parma e dall’ex Spal diventa il duo più impiegato in campionato – 5 occasioni – dal pimo minuto ma contro la Vibonese ha convinto solo in parte. O meglio, per una parte: quella riguardante Antenucci, eccezionale nell’azione che ha portato all’1-0: pallone addomesticato sulla trequarti difensiva, accelerazione di 40 metri con il pallone al piede e invito per Ruben Botta, glaciale nel realizzare il terzo gol stagionale.
Quella del lupo di Roccavivara è stata una prova personale distante, per qualità e intensità, da quella di squadra: la giocata che ha portato all’1-0 è stata la replica per qualità di quanto visto 15 giorni prima contro il Catanzaro, quando il numero 7 aveva segnato il gol del vantaggio con una semirovesciata distante dalle latitudini della categoria. Se due indizi fanno una prova, è lecito pensare che il San Nicola sia l’habitat ideale per l’attaccante molisano, che ha sofferto su campi più piccoli come Potenza, Castellammare di Stabia e Francavilla Fontana. In casa sin qui ha segnato 3 dei 4 gol stagionali, incluso il rigore contro la Vibonese, e servito due passaggi vincenti. Sua la firma sulle due vittorie maturate nell’ultimo mese, quando il Bari ha raggranellato 7 punti in 5 gare. Secondo Mignani, anche una questione mentale.
Testa ora a Fidelis Andria e Latina, prossime avversarie in serie prima di un dicembre molto complicato. Non bisogna, aggiunge l’allenatore, farsi ingannare dalla classifica dei prossimi ostacoli, entrambi in arrivo da vittorie convincenti contro Paganese e Campobasso.
