Secondo nei primi tempi, quartultimo nelle seconde parti di gara. È il doppio volto del Bari nel campionato di Serie B 2024/25. Un profilo ormai consolidato dopo 29 giornate, tre quarti del torneo, e rafforzato dal pareggio di Reggio Emilia con la capolista Sassuolo. Un punto che sta addirittura stretto per la qualità di gioco espressa da Lasagna e compagni, capaci per più di un’ora di imporre idee e ritmo a chi prima dello scorso weekend aveva vinto 20 partite su 28. A negare la gioia del delitto perfetto ai biancorossi è stata la zampata di Volpato nel finale ma in dote restano autostima e consapevolezza di potersela giocare con tutti. E una considerazione: se il Bari è stato capace di guidare le danze contro la squadra più forte del campionato?
I numeri sono eloquenti: se le partite durassero un solo tempo, il primo, il Bari sarebbe addirittura secondo con 50 punti a -2 dal Pisa. Il vantaggio su chi precede in classifica sarebbe notevole: +3 sul Sassuolo, + 6 sullo Spezia, addirittura +24 sul Catanzaro che è invece quinto. Se invece si giocasse soltanto dopo l’intervallo, per il Bari sarebbero dolori. Appena 30 i punti, più soltanto di Frosinone, Cosenza e Sampdoria. Il Catanzaro ne ha fatti 22 in più nella frazione, il Sassuolo doppia nella specialità la squadra di Moreno Longo e la Cremonese è a +25. Questione di identità o semplicemente di profondità della rosa? Daniele Sciaudone, ex centrocampista biancorosso da 101 presenze e 11 reti, risponde così.
Di pari passo con le differenze di rendimento tra i due tempi di gioco, ci sono le rimonte. Quella incassata al Mapei Stadium con il Sassuolo è l’ottava incassata dal Bari in una stagione contraddistinta sin qui da ben 15 pareggi. Prima era toccato a Modena (unica partita in cui il punteggio è stato completamente ribaltato), Cosenza, Cremonese, Catanzaro, Reggiana, Brescia e Cesena, squadre capaci di pareggiare con i biancorossi dopo essere passate in svantaggio. Solo con il Sassuolo all’andata e con Cremonese e Sampdoria nel girone di ritorno il Bari ha invece conseguito un punto dopo aver preso gol per prima. Dati alla mano, i motivi per recriminare abbondano. Per allontanarli occorrerà alzare ancora l’asticella, a partire dall’incrocio di sabato sera al San Nicola con la Salernitana. Avversario che, al contrario del Bari, fa tanta fatica nei primi tempi ma cresce dopo l’intervallo.