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Bari, sarà un super campionato: con la promozione del Palermo il quadro è completo

Si scriverà Serie B ma nei fatti sarà una A2. La promozione del Palermo, arrivata grazie al successo nella finale playoff giocata contro il Padova, completa l’organico della seconda serie del calcio italiano per la stagione 2022/23. La sensazione è che si tratterà di un campionato competitivo e blasonato come non mai. Un dato su tutti? La presenza di ben sei capoluoghi di regione: Bari, Cagliari, Genova, Palermo, Venezia e Perugia.
Tante piazze importanti, svariate proprietà che hanno dimostrato di sapere e volere investire. Per il Bari targato De Laurentiis, quella della Serie B sarà una sfida dura e affascinante allo stesso tempo. A impressionare, in particolare, è il numero di big e grandi piazze, complici anche retrocessioni eccellenti dalla Serie A: basti pensare a Venezia, Genoa e Cagliari, con i liguri e i sardi che potranno godere anche del paracadute da 25 milioni di euro a testa intascato dopo la discesa in Serie B. Tutte e tre hanno alle spalle proprietà molto solide: parlano americano Venezia e Genoa, alla pari del Parma, grande delusa della scorsa annata con una stagione chiusa al dodicesimo posto senza neanche passare per i playoff. Di certo l’annata che verrà sarà quella in cui le ambizioni gialloblù saranno rilanciate. Nella pattuglia di proprietà straniere fanno parte anche il Como, oggi nelle mani di Sent Entertainment Ltd, controllata dalla indonesiana Djarum di Hartono, e la Spal di Joe Tacopina, pronta a rilanciarsi dopo il quindicesimo posto dell’ultimo campionato.
A sud, con il Bari, c’è un poker guidato dal Cosenza, fresco di salvezza nei playout contro il Vicenza. Piccole incognite riguardano infine Benevento e Reggina: in Campania il patron Vigorito ha annunciato il disimpegno, in Calabria si stanno superando le recenti problematiche riguardanti il presidente Gallo. Il Palermo, ultima entrata nel lotto, invece potrebbe presto cambiare look societario: questione di giorni per il passaggio di mano agli sceicchi del City Group, proprietari o azionisti di dieci squadre in giro per il mondo, su tutte il Manchester City.
Ci sarà anche tanto nord nella Serie B 2022/23. Declinazione geografica che corrisponde a Modena e Sudtirol, neopromosse caratterizzate da progetti societari solidi alle spalle, il Cittadella, che da anni valorizza giovani restando nella parte sinistra della classifica, e il Brescia, che si è fermato solo in semifinale playoff contro il Monza ma che per vocazione sarà destinato a un altro campionato da protagonista, almeno nelle intenzioni. Scivolando verso il centro Italia, ecco l’Ascoli reduce dal sesto posto, il Perugia che ha partecipato ai playoff da ottava, il Frosinone che agli spareggi promozione non ha preso parte in extremis e la Ternana, che ha già manifestato l’intenzione di rinforzare la rosa che ha contribuito al decimo posto della scorsa stagione. 20 squadre, sei capoluoghi di regione, tanto blasone. Si scrive Serie B, si legge A2. E sarà bellissima.

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