15 giorni per cambiare il proprio destino. Da partente assicurato, con manovre in corso anche per la risoluzione consensuale del contratto, a possibile componente del Bari che verrà. Protagonista Manuel Scavone, esperto centrocampista – nato il 3 giugno 1987 – che al rientro in biancorosso dalla stagione in prestito a Pordenone, in Serie B, si sta giocando nel ritiro di Storo le sue carte per la conferma in organico. Merito di caratteristiche umane ancor prima che tecniche che hanno impressionato mister Mignani, lo staff tecnico e il direttore sportivo Polito: nei giorni più difficili dell’era Covid per il Bari, con più di un terzo della rosa risultato positivo ai tamponi e un gruppo costretto a lavorare con allenamenti individuali e senza test amichevoli, in Trentino Scavone si sta rivelando collante prezioso per il gruppo. Elemento che unito alle sue capacità in una mediana a 3, modulo prediletto da Mignani, e a un ingaggio pesante per la categoria che complica le trattative per una partenza in un mercato già bloccato, potrebbero ipotecarne il futuro a Bari. Il giocatore, tornato in Puglia nel 2019 a sette anni dal suo addio per contribuire al tentativo di ritorno in B del club della famiglia De Laurentiis, potrebbe seguire il percorso già tracciato dal compagno di squadra Frattali: spalmatura dell’ingaggio previsto per la prossima stagione su un biennio e prolungamento del contratto fino al 2023. Esperto in promozioni (è salito in C1 con il Sudtirol nel 2010, con il Parma e con il Lecce in A tra il 2018 e il 2019), sogna il poker a Bari. Una rincorsa che lo accomuna anche a capitan Di Cesare, pronto per la sesta stagione in biancorosso. Esperienza e rivalsa: due caratteristiche che Polito, rientrato in Trentino lunedì sera, sta cercando sul mercato, dove il Bari ha sin qui concluso sette movimenti: gli arrivi di Belli, D’Errico e Cheddira, le partenze di Berra, Ciofani, Candellone e D’Orazio. La sensazione è che di qui al gong delle trattative il numero complessivo di operazioni sarà almeno triplicato. Il prossimo arrivo sarà quello del terzino sinistro Antonio Mazzotta, classe 1989 e svincolato dopo l’esperienza in A a Crotone. Sono stati i contagi da Covid-19 in organico a sconsigliare al club di aggregare il difensore al gruppo già a Storo ma l’intesa di massima per un contratto biennale resta assolutamente valida e sarà presto messa nero su bianco. L’ipotesi più consistente prevede oggi l’arrivo di Mazzotta a Bari in tempo per conoscere il suo nuovo allenatore mercoledì prossimo, quando la squadra riprenderà i lavori in città. Con vista sulla Coppa Italia, il cui start è slittato di una settimana: si giocherà il 21 agosto e non più il 14.
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