Stop al silenzio. La prossima settimana in casa Bari sarà quella utile per riportare davanti a microfoni e telecamere i massimi vertici dirigenziali e la voce dell’allenatore. Un film che non si vede da 40 giorni, tanti ne son trascorsi dal 13 maggio: quel giorno fu pareggio a Bolzano con il Sudtirol, con certificazione dell’esclusione dai playoff e fine del progetto tecnico targato Moreno Longo. L’allenatore piemontese è stato sollevato dall’incarico, con Fabio Caserta che ne ha ereditato ruolo e compito su indirizzo del tandem formato dal direttore sportivo Giuseppe Magalini e dal suo vice Valerio Di Cesare. I tre saranno protagonisti in conferenza stampa a metà della prossima settimana, nella giornata di mercoledì, per illustrare i primi passi della stagione 2025/26. Prima però sarà tempo di rispondere agli interrogativi sul tavolo per il presidente Luigi De Laurentiis. Lunedì il numero 1 del club biancorosso tornerà a parlare in conferenza a sette mesi dall’ultima volta, risalente a novembre del 2024. Tanti i temi in sospeso, su tutti le intenzioni della proprietà per il Bari del futuro, con la consapevolezza dell’irremovibilità della Figc circa la deadline per la multiproprietà nel calcio, fissata a giugno del 2028, e la possibilità dell’ingresso di nuovi soci nella Ssc Bari di qui all’inizio del prossimo anno solare. Sullo sfondo c’è una piazza smarrita e disamorata.
La volontà di distinguere i due momenti con la stampa deriva probabilmente dalla volontà di fare in modo che le questioni societarie e ambientali non prevalgano sull’attenzione da destinare alla costruzione della squadra che verrà. Organico che sta prendendo forma con una consapevolezza: tutti sono in discussione, anche quei (pochi) giocatori oggi sotto contratto. Si tratta nel dettaglio di Pissardo tra i pali, Pucino, fresco di rinnovo fino al 2026, Vicari e Tripaldelli in difesa, Dorval in fascia, Maita e Benali in mezzo al campo e Pereiro e Manzari in avanti. Rientreranno da fine prestito anche Matino, Manè, Faggi, Lulic, D’Errico, Lops, Colangiuli, Achik e Akpa-Chukwu ma difficilmente qualcuno di loro farà parte dei piani di Caserta. Discorso a parte per Sibilli, sul quale la Sampdoria potrebbe esercitare un diritto di riscatto. Una linea guida sul piano tattico arriverà dalla difesa: il nuovo Bari dovrebbe salutare lo schieramento a 3, utilizzato da Longo nell’ultimo campionato di Serie B, per passare alla linea a 4. Il modulo condizionerà inevitabilmente anche le scelte di mercato. In tal senso è complesso ipotizzare un futuro a Bari di Mantovani: il centrale di difesa di proprietà dell’Ascoli, dopo l’ottima stagione in biancorosso, è finito nel mirino di almeno tre top club di Serie B e l’area mercato sta sondando soluzioni alternative, anche in virtù della scelta di passare alla difesa a 4. Si lavora anche su giocatori già allenati da Caserta a Catanzaro: non a caso, tra i nomi trattati c’è quello del terzino destro Tommaso Cassandro, rientrato al Como dopo l’esperienza calabrese ma in uscita dal club lariano. L’intenzione è quella di chiudere almeno un tris di arrivi di qui all’incontro con la stampa.