Due settimane per decidere un’intera stagione. Sono quelle che affronterà il Bisceglie, chiamato a meritare sul campo la permanenza nel prossimo campionato di Serie C. Alla doppia sfida contro la Paganese i nerazzurrostellati di Bucaro ci arrivano in posizione di svantaggio, fattore che costringerà Rocco e compagni a segnare un gol in più degli avversari nella doppia sfida. Percorso condizionato dal ko per 0-1 incassato al Ventura lo scorso 17 marzo, quando un beffardo tiro-cross di Squillace permise ai campani di passare, avviando il rettilineo finale dell’era Papagni in panchina. In quel match, così come nell’altra sconfitta casalinga rimediata contro la Cavese, altra diretta concorrente per la salvezza ai nastri di partenza, non c’era Andrea Cittadino, capocannoniere del Bisceglie e punto di riferimento in mezzo al campo. Non a caso mister Bucaro lo ha risparmiato nell’ultimo impegno della regular season, a Bari, perché diffidato. Troppo rilevante l’apporto del centrocampista ex Foggia, autore di 7 reti in 27 partite giocate, e praticamente infallibile dal dischetto, con 6 centri su altrettanti tentativi. Non a caso quando è mancato il Bisceglie ha ridotto il suo potenziale davanti al portiere avversario: nelle sei partite saltate tra il 30esimo e il 35esimo turno per un guaio agli adduttori, il Bisceglie è andato a segno 4 volte. L’ultima rete di Cittadino, complice anche l’infortunio, è datata 3 marzo nell’1-1 contro il Monopoli e il sogno è quello di fare uno scherzetto a Lello Di Napoli, allenatore della Paganese, che ha avuto Cittadino alle sue dipendenze al Latina nella stagione 2018/19, in serie D: allora il calciatore classe 1994 chiuse la sua annata con 9 reti. A quella cifra ne mancherebbero 2, ed eguagliarla potrebbe significare salvezza e permanenza tra i pro. Si parte sabato alle 17:30 al Ventura in gara-1. Vincere e presentarsi così al ritorno in Campania con due risultati su tre a disposizione per il Bisceglie sarebbe fondamentale: missione complicata, ma più raggiungibile con i gol di Cittadino.
