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Bisceglie, ora che succede? Tra rabbia per la retrocessione e speranze di riammissione

La settimana del Bisceglie, l’ultima della regular season nel girone C di serie C, ha avuto il via così: abbracci, saluti e la consapevolezza di un rimpianto sportivo difficilmente cancellabile. Il recupero del match di Pagani ha rappresentato l’estrema sintesi di un’intera stagione. Passata attraverso tante occasioni in cui i nerazzurrostellati avrebbero potuto evitare di mettersi nei guai, conclusa invece con il sigillo della retrocessione in Serie D. In quei cinque minuti e mezzo trascorsi tra il provvisorio 2-2 di Zagaria, al primo gol tra i professionisti, e il definitivo 3-2 di Diop, abile ad approfittare del pasticciaccio difensivo sull’asse Vona-Gilli, ci sono tutti i limiti e le contraddizioni di una squadra nata per partecipare alla serie D, corretta in tarda estate per prepararsi alla serie C e che ha fatto della carenza di continuità il proprio tallone d’Achille. Alla fine dei 180 minuti giocati contro i campani il rimorso più grande riguarda quel penultimo posto al termine della regular season, che ha fatto rima con uno svantaggio da colmare in partenza. Non è bastato a Rocco e compagni ribaltare quell’inerzia sfavorevole nella partita di andata, vinta per 2-1 al Ventura, per meritare la permanenza nel calcio professionistico. Determinanti, alla fine, sono stati quei due punti di distacco dalla Paganese al termine di 36 giornate di campionato con 7 vittorie, 9 pareggi e 20 ko. Ora sarà tempo di affrontare un’altra estate di passione e ricostruzione nella città dei Dolmen, come avvenuto già nel 2019 e nel 2020 dopo le retrocessioni nei playout per mano di Lucchese prima e Sicula Leonzio poi. Tanti i calciatori ai saluti per fine contratto o perché sondati da club di C, come nel caso del capocannoniere Andrea Cittadino. In settimana i dirigenti si incontreranno per definire i programmi e risanare i pochi debiti accumulati nel corso dell’anno. Una volta fatto questo, verranno prese delle decisioni sul da farsi. e si apriranno tutti i discorsi su eventuali riammissioni o ripescaggi, seguendo le norme Figc. La ferita retrocessione, al momento, però è ancora aperta.

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