Così diversi ma così vicini. Storia di Giancarlo Malcore e Giuseppe La Monica. Separati da otto anni sulla carta di identità, avversari nel big match di domenica prossima al Capozza, uniti da un numero: sette. Tanti sono i gol messi a segno infatti sin qui dai centravanti di Casarano e Martina, avversarie in uno scontro diretto che non in troppi avrebbero pronosticato ad agosto con più di metà campionato in archivio. I rossoazzurri allenati da Vito Di Bari hanno conquistato la vetta in solitaria – in attesa che la Fidelis Andria recuperi il match del Fanuzzi di Brindisi – grazie a tre vittorie negli ultimi 270 minuti, i biancazzurri di Massimo Pizzulli hanno scalato posizioni fino ad affiancare in seconda piazza la Nocerina, a -2 dalla vetta, grazie a 18 risultati utili di fila tra campionato e Coppa Italia di Serie D. I comuni denominatori tra due realtà molto diverse, per percorso, ambizioni estive e budget, sono da riscontrare nel cuore dell’area avversaria. Entrambi hanno il numero 9 sulle spalle, entrambi ora stanno incidendo secondo le attese. Malcore ha incamerato più del 50% del suo fatturato (4 reti) nelle ultime tre partite contro Ischia, Costa d’Amalfi e Real Acerrana, ponendo fine a un digiuno che durava dal 3 novembre. Fa notizia per un centravanti da 120 gol in carriera tra Serie B, Serie C e Serie D. Nei suoi occhi ora si rivede la fame di chi fino a qualche mese fa era tra i top scorer della C con la maglia del Cerignola e aveva anche sfiorato il sogno di tornare in B. La Monica invece ha vissuto il suo magic moment tra metà novembre e metà dicembre: sei gol in cinque partite di fila, sempre a segno. Fermato da squalifica nell’ultimo impegno dell’anno solare con il Manfredonia, nel nuovo anno ha servito un assist (contro il Gravina) ma cerca la prima gioia personale del 2025. Nelle sue giocate c’è la determinazione di chi vuole dimenticare la retrocessione dello scorso anno con il Barletta. Se Casarano e Martina oggi arrivano a sfidarsi guardandosi negli occhi il merito è anche loro. E la domanda è: che derby sarà? Un paio di indizi li ha già offerti il calendario. Il 22 settembre, nel match di andata, fu il Casarano ad avere la meglio in rimonta. Di fronte c’era però un Martina molto diverso da quello visto nel prosieguo della stagione. Due mesi dopo, in Coppa, fu infatti la squadra di Massimo Pizzulli ad avere la meglio andando avanti in un percorso che l’ha condotta in semifinale. Storie del passato, ora conta solo il presente: e Malcore e La Monica sanno bene come si scrive la storia.
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