CalcioSport

Chiacchiere da Bari, copertina della 38^ puntata: tutti sotto processo

Via tutti, o quasi, e arrivederci all’anno prossimo. E per più di qualcuno, a mai più. Il fine settimana appena lasciato alle spalle dal Bari è stato quello degli armadietti svuotati, dei bilanci (magri) al termine di una stagione con poche emozioni e scarse ambizioni, chiusa al nono posto mancando i playoff a causa di un ultimo mese di campionato con un ritmo da zona retrocessione. Il “rompete le righe” della società è passato inosservato, quasi come l’addio alle prime otto posizioni da parte di un gruppo squadra che nel 2025 aveva dato tanti, troppi segni di mediocrità. In eredità restano una scatola svuotata, con soli sette giocatori di proprietà tra quelli che hanno finito il campionato e vantano un contratto con la società biancorossa oltre la deadline del 30 giugno 2025, e la sensazione di aver sprecato un’altra stagione: costruendo poco o nulla per il futuro e dilapidando una parte del credito che una piazza reduce dal rischio retrocessione aveva deciso comunque di garantire a un progetto tecnico rinnovato negli interpreti e, per voce della proprietà, negli obiettivi. Ma alla fine, parafrasando Tancredi nel Gattopardo, “tutto cambia perché nulla cambi”. E così, 10 mesi dopo lo start del ritiro di Roccaraso, il Bari è di nuovo al punto di partenza. Con un cerino in mano e il fuoco della passione della sua gente che si fa sempre più flebile.

Vedi anche

Back to top button