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Cinque club esclusi pronti a fare ricorso: Fidelis Andria e Bisceglie alla finestra

Ore caldissime per definire gli organici dei campionati di serie B e serie C edizione 2021/22 in Italia. Il rischio esclusione è concreto per più di un club, con un effetto domino che coinvolgerebbe diverse piazze. Punto di partenza, Verona, sponda Chievo: il club di Campedelli dopo la bocciatura della Covisoc si è mosso come se nulla fosse, annunciando il nome del nuovo allenatore – Zaffaroni – e partendo per il ritiro. La questione è complessa e riguarda l’Agenzia delle Entrate: il Chievo aveva già in atto una rateizzazione del debito e non avrebbe pagato alcune rate. Dopo aver rimediato ai pagamenti negli ultimi giorni, avrebbe voluto ripristinare il precedente accordo, decaduto secondo il Fisco. Alla finestra c’è il Cosenza. Passo che libererebbe un ulteriore posto in C, dove la sola Paganese ha una situazione risolvibile, già discussa e superata in passato. Molto più complicati i casi di Carpi, Novara e Sambenedettese, sempre legati alla proposta di rateizzare i debiti con il Fisco. La Covisoc aveva segnalato informalmente per tempo i problemi ai club interessati senza che però fosse posto rimedio. La rinuncia del Gozzano neopromosso premia invece l’Aglianese, prima nei playoff e promossa a tutti gli effetti. A ore sarà noto l’elenco definitivo ma l’Fc Messina si candida per una posizione preminente nei ripescaggi rispetto a Latina, Fidelis Andria e Siena. Tra le papabili riammesse ci sono invece Lucchese, Fano, Bisceglie, Pistoiese e Arezzo. Dovranno però mettere sul tavolo, euro più euro meno, circa un milione. I 6 club rimandati hanno tempo fino alle 19 di martedì 13 luglio per mettersi in regola mentre il Consiglio Federale del 15 esprimerà i primi verdetti, con i successivi ricorsi al Coni, da discutere secondo calendario entro il 27, che saranno l’ultima speranza.

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