CalcioSport

Da Bolzano a…Bolzano: in 22 giorni il Bari ha perso il controllo. Al Druso ultima spiaggia ma sembra tutto da rifare (ancora)

Da Bolzano a Bolzano. A 22 giorni da quella sfida di Pasquetta mai giocata per il rinvio del turno di campionato legato alla morte di Papa Francesco, il Bari torna sulle Dolomiti ma con una prospettiva molto diversa da quella che accompagnava il gruppo squadra lunedì 21 aprile. Allora i biancorossi erano spinti dall’entusiasmo dettato dalla vittoria sul Palermo e dalla consapevolezza di essere padroni del destino in chiave playoff. Domani sera, con fischio d’inizio alle 20.30, per giocare gli spareggi promozione invece servirà una combinazione ai confini dell’impossibile: la vittoria di Benali e compagni, che negli ultimi sei mesi hanno trovato tre punti in trasferta solo a Mantova, e la contestuale sconfitta del Cesena sul campo di un Modena ormai privo di ambizioni e già salvo. Tutta farina del sacco biancorosso. Quello svuotato di ambizioni, fame, mordente, qualità e quantità. Le sconfitte rimediate dal 25 aprile ad oggi con Modena, Cosenza e Cittadella hanno la stessa matrice: ogni volta l’avversario, pur al di sotto del Bari in classifica, ha avuto più voglia di vincere. E puntualmente l’ha fatto. L’unica vittoria in questo intervallo è arrivata invece contro il Pisa, approdato al San Nicola con la Serie A quasi in tasca e agevolato nel compito anche dalla contestuale sconfitta dello Spezia a Reggio Emilia. Se a questi fattori aggiungiamo anche la capacità di crollare costantemente nei secondi tempi, classifica in cui il Bari è terzultimo, la frittata è quasi fatta. Per ribaltare un verdetto che sembra già scritto ci sarebbero i prossimi 90 minuti. Ma in città sembra quasi che di questo traguardo minimo non interessi a nessuno. Perché, con una squadra da rifare anche per la prossima stagione nonostante le valutazioni di diverso avviso del direttore sportivo Giuseppe Magalini, la domanda è: a che serve giocare questi playoff?

Vedi anche

Back to top button