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Di Cesare-Antenucci-Frattali: a Bari l’esperienza è garantita da un patto tra amici

In tre totalizzano 102 anni sulla carta d’identità. Spalmati tra tanti campionati di A e B, con quasi 800 presenze complessive, tante gioie e campionati vinti. Nell’estate del 2019, complici rapporti di amicizia formati sull’asse Bari-Torino-Parma, hanno stretto un patto: ritrovarsi da compagni di squadra in biancorosso e restituire al Bari la dimensione minima che gli compete sul campo: la Serie B. I protagonisti, per chi non l’avesse ancora intuito, sono Valerio Di Cesare, Mirco Antenucci e Gigi Frattali.
Il capitano è il più esperto del trio: nato il 23 maggio 1983, ha festeggiato i 39 anni con la B in tasca e il rinnovo del contratto. Siglato con una stretta di mano a giugno e ufficializzato il 4 luglio, nel giorno del raduno in città: così Di Cesare si è ritrovato nel suo ruolo naturale. Al centro della difesa, sì, ma anche e soprattutto alla guida del gruppo. Da leader. Con quelle doti umane e tecniche che hanno convinto Mignani e Polito a puntare ancora su di lui. Da chioccia e giocatore bandiera, che a Bari ha messo insieme più di 150 presenze – meglio che in ogni altra squadra rappresentata in carriera – e che al ritorno in Puglia, nell’estate del 2018, aveva siglato un patto con la piazza e se stesso: riportare la squadra in B, dove l’aveva lasciata un anno e mezzo prima.
Riavvolgendo il nastro all’estate del 2019, vengono in mente le cene salentine tra Di Cesare e Antenucci: compagni di squadra quasi un decennio prima a Torino, lo sarebbero tornati di lì a pochi giorni a Bari. Il difensore ha avuto un ruolo importante nel convincere l’attaccante a lasciare la Spal e la Serie A e vestirsi di biancorosso, il resto l’hanno fatto il progetto e l’ingaggio fuori categoria garantiti al lupo di Roccavivara, 38 anni a settembre. Che a Bari in tre anni ha messo a segno più di 50 gol, incluso quello della promozione a Latina, e ha saputo dimostrare di saper prendere a calci le critiche anche accettando la panchina e correndo come un ragazzino, come fatto nella scorsa stagione. Ora vive un’estate con vista Serie B, categoria in cui ha segnato 84 reti in 230 partite: le gerarchie in attacco saranno diverse rispetto alla scorsa stagione ma il 7 si ricandida ad essere protagonista. D’altronde, l’ultima volta che ci ha giocato – con la Spal nel 2017 – ha finito con una promozione.
Stesso film per Gigi Frattali, anno 2018 a Parma. Al Tardini il portiere romano classe 1985 ha giocato con Di Cesare, condividendo il doppio salto dalla C alla A. Un sogno che spera di ripetere anche a Bari, dove in tre stagioni ha giocato 103 partite, più di un terzo delle quali chiuse con la porta immacolata. Anche lui ha messo da parte le critiche con le prestazioni della scorsa annata, anche lui – nonostante l’arrivo di Caprile – confida nella possibilità di essere ancora al centro del progetto tecnico. Così, mentre il Bari rinforza soprattutto il reparto under, l’esperienza è garantita dalla vecchia guardia: per conferme, citofonare Di Cesare-Antenucci-Frattali.

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